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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

L’ultima di Zingaretti, le “sentinelle” anti-corruzione Fuori i nomi. Ce n’è una anche in Regione?

regione-lazio-pisana1In tutte le Asl del sistema sanitario regionale, aziende ospedaliere, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, policlinici universitari, cosi come all’Ares 118 e all’Istituto zooprofilattico sperimentale, sono stati nominati i responsabili per la prevenzione della corruzione e la trasparenza. L’istituzione di questa rete di sorveglianza permanente anticorruzione è finalizzata a monitorare con continuità l’attività amministrativa per quanto riguarda affidamenti , appalti, concessione di sovvenzioni o contributi, ad associazioni e società, attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati, tra i compiti anche quello di accertare la regolarità dei concorsi e progressioni di carriera, e garantire l’assoluta trasparenza dell’iter riguardante la decisione assunta. Deve anche definire la effettiva rotazione degli incarichi negli uffici che si occupano delle attività più a rischio, oltre che provvedere alla formazione del personale…. L’incarico è stato affidato ad un dirigente apicale in servizio, scelto tra quelli che hanno un contratto a tempo indeterminato. Si configura come un incarico aggiuntivo rispetto alle funzioni già svolte. Non è previsto infatti alcun compenso specifico. Il lavoro svolto va remunerato, nel caso, con fondi relativi alla retribuzione di risultato».  Sono i passaggi essenziali di una nota fatta uscire quasi clandestinamente dalla Regione alcuni giorni fa e diffusa dalle agenzie. Una rete di quaranta sentinelle vigila sulla legalità e sulla trasparenza della sanità laziale. Bel colpo, vorremmo sapere con quale criterio sono stati scelti, se sono in funzione e da quanto tempo. Chi sono, nomi e cognomi e vorremmo essere informati passo passo sulla loro attività. Sul loro potere, sulla loro eventuale appartenenza politica. A leggere la nota le responsabilità, la discrezionalità (e l’autonomia?) sono enormi. Armi improprie, se rivolte nel modo sbagliato. Fidarsi è bene, verificare la trasparenza è meglio. Il governatore non ha affrontato un contradditorio con i media sull’argomento: i casi da analizzare, da verificare, da mettere in piazza in nome della trasparenza sono tanti, c’è l’imbarazzo della scelta; suggeriamo un appuntamento mensile per illustrare all’opinione pubblica i progressi della lodevole iniziativa. Sarebbe un ottimo test di trasparenza, una certificazione della casa di vetro che Zingaretti ha promesso sarebbe stata la Regione Lazio. Trasparenza e verifica di quanto accaduto a Frosinone e a Cassino, di quel che accade ai Castelli, al S.Camillo, nel Reatino, nella Asl Rm D (vedi caso Cem), nella RmC (vedi caso Fondazione S.Lucia).  E così via. Immaginiamo che la “sentinella” sia prevista anche in Regione. E immaginiamo che si possa identificare nella figura del più alto in grado, del Comandante Zingaretti: a lui il compito di monitorare, verificare sulla attribuzione di vantaggi economici, sugli appalti, sulle carriere, sulle rotazioni degli incarichi. Ci contiamo davvero.

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