Nomadi, emergenza su cui il Campidoglio non riesce a muovere un dito - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nomadi, emergenza su cui il Campidoglio non riesce a muovere un dito

nomadi_campo_magliana«Illegalità, abusivismo e spreco milionario di risorse finanziarie. È questa la faccia preoccupante dell’emergenza sociale legata alla questione rom di Roma Capitale. Roghi tossici, occupazioni e discariche irregolari attanagliano da mesi la città senza che il Campidoglio riesca a muovere un dito, se non con qualche sgombero, utile semplicemente a nascondere la polvere sotto al tappeto. Non basta la dedizione e il controllo delle forze dell’ordine, eroiche nel tamponare l’allarme sicurezza nei campi rom, il Campidoglio deve attivarsi su larga scala, ragionare su politiche di monitoraggio che tutelino in primis la vivibilità delle famiglie romane a ridosso degli insediamenti. Due i paradossi di queste ultime ore: uno al campo di via Candoni dove il Corpo forestale ha sequestrato 13 furgoni pieni di materiali ferrosi e denunciato 9 persone per reati ambientali e trasporto illecito di rifiuti potenzialmente pericolosi. L’altro è il centro di accoglienza ‘Best House Rom’, capannone industriale che ospita circa 300 rom per il quale il Comune spende oltre 2 milioni di euro all’anno. È il segno tangibile e deprimente delle vuote politiche comunitarie attuate dal sindaco Marino». Così, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi.

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