Claudio Baglioni e il suo cantiere di Note Musicali - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Claudio Baglioni e il suo cantiere di Note Musicali

baglioni2Al Palalottomatica di Roma il 18 e 19 marzo, migliaia di fans hanno reso omaggio al cantautore romano che ha portato nella Capitale il suo “Con Voi Live Tour”. Una full immersion di circa tre ore in cui Claudio Baglioni ha proposto una trentina dei suoi più grandi successi che vanno dagli anni ’70 fino ad oggi con qualche inedito, senza interruzioni, grazie anche al notevole supporto di ben 13 straordinari polistrumentisti. Pezzi come “Poster”, “E tu”, “Amore bello”, “Con Voi” (facente parte del suo ultimo album e che da il nome al tour), “La Vita è adesso” ed ancora “Questo piccolo grande amore”, “Notte di note, note di notte”, “E tu come stai?”, “Porta Portese”, “Dagli il via”, “Acqua dalla luna”, “Mille giorni di te e di me”, “Avrai”, “Gagarin” e tante altre tutte rigorosamente suonate dal vivo per, come dice lo stesso Baglioni, “avere la sensazione piena che ne è valsa la pena e “Con Voi” è un patto, una specie di appuntamento che comunque vada rimane in quella specie di casa meravigliosa che si chiama ricordo”. Insomma una vera e propria “sorta di antologia” che ripercorre gli anni di carriera del cantante romano. Il tour, iniziato a fine febbraio dalla città di Rieti, ha riscosso un enorme successo anche nelle città di Pescara, Caserta, Acireale, Favara ed Eboli. Baglioni ha così raccontato questa nuova avventura: “Il mio concerto è un cantiere, come l’Italia. Questo è un concerto da architetto. Ogni quattro brani si sale su un piano di lavoro più alto, sia per quanto riguarda la sonorità delle canzoni sia per quanto riguarda i racconti che propongo con queste. E’ una continua sovrapposizione. Ogni sera, quando finisco lo show, potrei persino volare, tanta è l’adrenalina che ti dà il contatto con il pubblico”. Ed infatti non si risparmia in alcun modo l’autore di “Questo piccolo grande amore” che nelle tre ore di spettacolo si scatena con note ormai celebri alle orecchie di tutti e fa scatenare e divertire il suo pubblico, formato da persone di età differenti ma accomunate dalla passione per il Claudio nazionale e per la buona musica. Una vera e propria prova fisica come lo stesso Baglioni l’ha definita. E a proposito del suo rapporto con la gente il cantante sostiene che “il successo è un patto che si stabilisce con il pubblico”. Ricorda inoltre quanto siano lontani i tempi in cui i cantautori (ivi compreso se stesso) per “rompere gli schemi” non accettavano le richieste dei fans che li invitavano a suonare i propri cavalli di battaglia e ricorda personaggi come Ivano Fossati che non cantava “La mia banda suona il rock” o Fabrizio De Andrè il quale si rifiutava di fare “La canzone di Marinella” e confessa anche il suo “dispetto” di suonare “Questo piccolo grande amore” in altro modo per non farla cantare alla platea. Ammette però che “quello era un modo di fare contro il pubblico. Se hai ribrezzo del pubblico, e ci sono artisti che lo hanno, è meglio smettere. Il tuo pubblico non puoi sceglierlo”. Nel corso della sua carriera ci sono stati pezzi che hanno portato l’Artista a commuoversi, come quello scritto per suo padre intitolato “Patapàn” ma anche le nuove “creature” come “L’isola del sud” o “In un’altra vita”. Il tour andrà avanti fino a questa estate per poi riprendere in autunno ma Claudio Baglioni troverà anche il tempo di scrivere nuovi brani per il suo prossimo album. Stefano Boeris

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