Acilia sud, una stazione con vista sul campo nomadi - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Acilia sud, una stazione con vista sul campo nomadi

Vanno a rilento i lavori per la nuova fermata. Sull’area parcheggi roulotte e baracche

acilia_sudLa nuova stazione di Acilia Sud dovrà condividere l’area parcheggi con il campo nomadi che si trova dagli anni ’90 sotto il viadotto Nuttal. Sembra incredibile, ma anche in previsione della costruzione della nuova stazione, nessuno ha pensato a spostare quei nomadi. La nuova fermata di Acilia sorgerà infatti sui terreni attigui all’autorimessa Atac e si estenderà sin sotto il viadotto, andando a sloggiare, di fatto, i nomadi, oramai stanziali, che vivono tra Acilia e Dragona. Intanto, dopo 35 anni  i lavori sono stati finalmente appaltati ma procedono a rilento. “I rilievi archeologici avrebbero dovuti essere eseguiti da tempo. – ricorda Alessandro Meta, presidente Cdq Acilia 2000 – Inevitabilmente si perderà altro tempo prezioso. I 17 mesi previsti per il completamento dell’opera slitteranno ulteriormente. Possibile che bisognava attendere l’appalto dell’opera per eseguire il monitoraggio archeologico dell’area? Hanno installato il cantiere ma ci sono due operai che fanno il minimo sindacale. La domanda che ci poniamo è: se dalle indagini della Sovrintendenza salta fuori che il sottosuolo nasconde reperti archeologici importanti, cosa facciamo,  si blocca tutto nuovamente? La nuova stazione non è un vezzo od una comodità in più per gli utenti di Acilia e soprattutto per migliaia di pendolari, quanto una necessità”.  Intanto l’Atac ha reso noto le caratteristiche della nuova stazione. Il fabbricato, al quale si  accederà da via Bepi Romagnoni, sorgerà su due livelli: al pianterreno ci saranno biglietteria, un edicola e punto ristoro. Al piano superiore, invece, si accederà ai treni: le banchine si svilupperanno per150 metri e quattro di ampiezza: La copertura, con pensilina metallica, sarà di 100 metri. Per raggiungere il binario opposto bisognerà utilizzare un sottopasso dotato di scale mobili e ascensore. Costo globale dell’opera circa 9 milioni di euro (compresi interventi di restauro della stazione di Tor di Valle).Ad Acilia  intanto, in attesa di notizie positive dalla Sovrintendenza, si incrociano le dita e già si pensa allo spostamento dei nomadi. “E’un campo abusivo. – ricorda Meta – Sono nomadi di origini croate oramai stanziali e ben integrati ad Acilia. Il piazzale dove sono ospitate le baracche è di proprietà dell’Atac ed in quel punto è prevista l’area sosta al servizio della fermata. Sono anni che chiediamo una soluzione definitiva e più sicura per quei nomadi accampati. Bisogna pensarci per tempo a trovare soluzioni idonee. La cosa che ci allarma, invece, è che l’Atac non sapeva di avere la proprietà stessa dell’area in questione, ed il ritardo con il quale il Campidoglio sta affrontando la questione della costruzione del sovrappasso pedonale, destinato a collegare la nuova stazione con il quartiere di Dragona”. Intanto è bufera sul trasporto pubblico, il bus 03 nel mirino: “Dei cinque bus previsti solo due o tre sono presenti ogni giorno. – denuncia Meta – Questo vuol dire non un bus ogni 12 minuti (come da orario) ma una corsa ogni mezz’ora….con tutto quello che comporta in termini di disagi per i cittadini”. Enzo Bianciardi

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