I cacciatori della Tuscia danno vita a un movimento - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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I cacciatori della Tuscia danno vita a un movimento

caccia giornata apertura stagione venatoriaSabato 5 aprile presso i campi di calcetto Salamaro, i cacciatori della Tuscia si ritroveranno, per la seconda volta, per dare il via definitivo al nuovo movimento, spontaneo e privo di qualsiasi influenza dall’alto. Dopo il successo della prima riunione interlocutoria, alla quale hanno partecipato circa 200 cacciatori, l’organizzazione si è messa in moto per veicolare in tutta la provincia il vento di novità che ha raccolto numerosissime adesioni. Il malcontento che ormai da anni serpeggia tra chi ama questa passione a causa degli attacchi continui dal mondo animalista e da politici ottusi che trova sponda nel mancato supporto delle associazioni esistenti, sempre più impegnate a far quadrare i conti che a combattere i troppi nemici della caccia, è ormai diffuso.

“Per quanto ci riguarda – hanno detto gli organizzatori – proseguiamo sulla linea che ci siamo dati nel primo incontro. Non contro qualcuno, ma per la caccia. La difesa dell’attività venatoria è ormai una priorità che non si può più rimandare. Siamo sotto continui attacchi e molti cacciatori neanche vengono avvertiti di come e cosa si faccia contro di loro. Noi stiamo partendo dal territorio per restituire la dignità che la categoria merita e difenderne gli interessi. E’ di questo che si deve parlare, non di tessere o poltrone negli ATC. Vogliamo parlare del nuovo piano faunistico in elaborazione che vuole interdire ulteriori zone ai cacciatori e senza tener conto di quelle esistenti e non utilizzate per il loro scopo. Vogliamo parlare del calendario venatorio Regionale sospeso per il quale nessuno, e ripetiamo nessuno, ha fatto nulla di concreto”.

“Chiariamo a tutti coloro che in queste settimane si non agitati per screditarci e cercare di boicottare ogni nostra iniziativa che la riunione del 5 aprile non sarà contro nessuno. Noi a differenza degli altri non chiudiamo le porte a nessuno e non togliamo la parola a nessuno. Sabato, così come accaduto la volta scorsa, non si farà propaganda politica ma concreta informazione. Ci saranno cacciatori scontenti che cercano risposte. E visto che chi li ha rappresentati fino ad oggi non è stato in grado di darle si organizzano per darsele da soli. E malgrado quanto gli ultimi reduci si auspicano faremo del tutto per riuscirci. Se loro amano la caccia tanto quanto noi, non potranno che essere contenti e magari partecipare per risolvere, finalmente, questi problemi. Noi ci saremo!”.

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