Ufficio in centro a poco prezzo? Business center, è quasi-boom
Il mercato romano è in crescita, e i servizi offerti favoriscono giovani imprenditori e start-up
Quella dei business center è una realtà al passo coi tempi e con le nuove necessità del mondo del lavoro. L’elasticità del servizio permette infatti a professionisti e società di evitare le spese legate ad affitto, organizzazione e manutenzione di una sede provvista di tutte le comodities necessarie ad un’attività lavorativa moderna. In un periodo di difficoltà economica è spesso proprio la prospettiva di affrontare un ingente investimento iniziale a bloccare sul nascere l’iniziativa (o l’espansione) imprenditoriale. In questo momento, peraltro, è davvero difficile accedere ai finanziamenti bancari, e anche gli aiuti governativi per le piccole e medie imprese e le start-up, in assenza di un efficace programmazione statale, rimangono un miraggio per molti. Lo conferma la dott.ssa Maria Cristina Trinca, presidente dell’Aniur (Associazione Nazionale Imprenditori Uffici Residence): ‘Con la crisi immobiliare la richiesta è aumentata, anche se è mutata la tipologia di contratti: ora si propende per accordi a breve e medio termine e per spazi più ridotti. In ogni caso il mercato sta crescendo. In molti casi si tratta di strutture non più utilizzate da aziende o residenti, riconvertite in business centerper fare reddito’. A Roma l’Aniur monitora circa 50 business center (è la città italiana con il maggior numero di strutture), ma sono pochi i grandi centri – e ancor meno gli operatori che gestiscono più di una sede. Gli attori più importanti sono il Pick Center, la multinazionale Regus, Tiempo Uffici, il Centro Direzionale ‘La Piramide’, Ufficio Srl ed Executive Service. Una realtà importante, i business center possono contribuire in modo significativo all’economia romana: non solo a livello di occupazione e di ricchezza generata, ma anche perchè le caratteristiche del servizio favoriscono la nascita di altri operatori economici, dai professionisti ai piccoli imprenditori, dalle start-up alle multinazionali. E’ spesso fondamentale avere a disposizione un ufficio nel giro di poche ore, con una spesa mensile accettabile e con tutti i servizi necessari compresi nel canone. Il personale di segreteria, in tutti i centri di affitto uffici, lavora per tutti gli occupanti come se fosse assunto individualmente da ciascuno di loro, rispondendo alle telefonate e smistando i clienti. Non è necessario preoccuparsi dei contratti di lavoro e affrontare le spese ad essi correlate. Ci pensa il business center. Ancora: le utenze. Le bollette di elettricità, acqua, internet veloce e così via, sono intestate al business center, non ai clienti, e sono anch’esse incluse nel prezzo. Parole d’ordine: semplicità, immediatezza, risparmio. La qualità e il livello dei servizi che un business centermette insieme per tutti i propri ‘ospiti’ non sono facilmente raggiungibili dal singolo, tanto meno se parliamo di giovani imprenditori e aziende appena nate. In media – continua la dott.ssa Trinca – un ufficio a postazione singola può costare dai 650 ai 900 euro al mese. Se un professionista, per conto suo, dovesse affittare un ufficio e procurarsi le stesse comodities offerte dai nostri centri, si troverebbe a spendere di più e a sprecare tempo ed energie dietro a questioni burocratiche’. In media i canoni si abbassano nei centri più grandi: nel caso del Pick Center della dott.ssa Marzia Bucci e del dott. Lorenzo Cea, ad esempio, si parla di poco più di 600 euro. Il prezzo è poco più alto nel caso di Regus e Tiempo, ma dipende dai servizi offerti. Altro ambito in cui i business center sono ormai fondamentali è quello dell’espansione imprenditoriale di società estere. Il 30% degli occupanti delle tre sedi del Pick Center e di quelle di Regus non è di nazionalità italiana; la percentuale dell’intero mercato, secondo i dati dell’Aniur, arriva al 50%. Il perchè è presto detto, secondo la presidente Aniur: ‘A livello culturale per gli stranieri, particolarmente gli anglosassoni, è normale avvalersi dei servizi dei business center. In Italia è ancora viva la cultura dell’ufficio di proprietà, ma le cose stanno cambiando. Ci sono multinazionali straniere che lavorano nei nostri centri da decenni. Vogliono flessibilità. Da un giorno all’altro possono ridurre o aumentare le postazioni, affittare una sala riunioni, chiedere linee telefoniche in più: il tutto senza spese strutturali’. Si parla di società come Apple, Adobe, Microsoft e così via. Il business c’è, può solo crescere.
Lorenzo Marziali
Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login