Le promesse elettorali sono merce scaduta. Qualcuno lo spieghi a Zingaretti - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Le promesse elettorali sono merce scaduta. Qualcuno lo spieghi a Zingaretti

regione lazioVecchia storia, ci avevano provato prima di lui Marrazzo e  Polverini. Dimostrare che il riparto del fondo sanitario fonda su dati statistici sbagliati e quindi penalizza di fatto la Regione Lazio. In sostanza ci sottostimano e ci destinano meno soldi.  Il tono è di quelli giusti: “Dovremo combattere contro lo scippo subito a dicembre nel riparto del fondo sanitario calcolando sulla base del censimento Istat 500mila abitanti in meno: ciò ha comportato la cancellazione sul fondo 2013 di 202 milioni di euro. Questo è inaccettabile”.  Al Ministero stanno già tremando, al Tar ovviamente cadono dalle nuvole e all’Istat sono senza presidente. Zinga è andato a trovare il facente funzioni: tanta cordialità, la promessa di una seria collaborazione, nulla di più. “Abbiamo scritto al sottosegretario Graziano Delrio, segnalando con allegati i dati delle anagrafi dei comuni l’incongruità del conteggio. Delrio ci ha risposto anche come Cipe che la nostra denuncia è fondata e che quindi il governo interverrà. Noi non permetteremo questo scippo di 202 milioni di euro ad una Regione che sta lottando per risanare i conti.” Dice ancora il Governatore. Gli diranno di pazientare,  il momento non è dei migliori. Ma lui intanto la sparata settimanale l’ha fatta ed è contento così. Avrebbe potuto procedere in silenzio e comunicare a vittoria ottenuta che era fatta, che i soldi dovuti erano arrivati, che il bilancio della Regione era salvo. Ma vuoi mettere l’effetto annuncio, lo spot dal forte sapore elettorale? I politici non sanno farne a meno. Hanno fatto lo stesso i suoi predecessori quando c’erano forse più margini di manovra. Non li aveva filati nessuno. E non c’è serio motivo per pensare che stavolta vada altrimenti. Intanto al di la delle due inaugurazioni di Case della Salute e della nomina di qualche direttore generale non è successo più niente di sostanziale. Ricordate? “Svolta nella sanità, risolti i problemi della Regione Lazio. Non più liste d’attesa, stop al sovraffollamento nei pronti soccorsi, Case della Salute in dirittura d’arrivo, deficit azzerato, risollevati i distretti industriali in crisi, pioggia di fondi Ue per il territorio. “ Non s’è visto nulla e le cose vanno anche peggio. Invece di tagliare nastri Zingaretti dovrebbe recarsi  negli sportelli dei Cup delle Asl regionali, nei pronti soccorsi sovraffollati all’inverosimile, nei reparti privi dei posti letto per ricoverare anche i casi urgenti. Facile fare propaganda, più difficile fare politica. Ci sono le Europee tra una manciata di settimane e la sanità diventerà un terreno di caccia e di  conquista. E’ un vecchio film già visto mille volte. Ma quest’anno sarà più difficile convincere la gente, le promesse sono merce finita fuori produzione

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