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LATINA/ Il giudice vuol mettere i sigilli all’Hotel Cusani, nuova bufera in arrivo per l’ex presidente?

CUSANIHOTEL“L’ultima dell’Hotel Cusani”, titolava qualche giorno fa un quotidiano di Latina. Si tratta di una appendice dell’inchiesta sull’albergo di Sperlonga di proprietà dell’ex presidente della Provincia di Latina. Un’inchiesta-bis. E la notizia è abbastanza clamorosa: la Procura chiede il sequestro della struttura finalizzato alla confisca. La palla è nel campo del Gip, il timore è nell’effetto-melina che ha impedito che si arrivasse troppo in profondità nei confronti dell’ex delfino di Fazzone. Che oggi cerca una via d’uscita personale e politica candidandosi alle europee. Due condanne alle spalle, un paio di procedimenti aperti, più questa sortita della Procura. Si può pensare di candidarlo e di votarlo? Tutto nasce dalle motivazioni della sentenza di condanna: l’illecito, secondo il ragionamento del magistrato, non è solo negli ampliamenti contestati all’epoca dei fatti ma all’intera struttura ricettiva . Il Pm Milano ha svolto una appendice investigativa e ora chiede il sequestro e lo sgombero dell’hotel di Sperlonga. La sentenza di primo grado è stata emessa nel luglio 2012 (due anni e interdizione dai pubblici uffici) , ma la data dell’appello non è ancora stata fissata. Il porto delle nebbie del tribunale di Latina fagocita tutto, è facile far sparire e apparire fascicoli, e diluire i tempi di una vicenda giudiziaria a dismisura. Nel caso specifico ogni ritardo risulta sospetto, e la iniziativa della Procura certamente muove le acque e può portare alla luce particolari inediti e imbarazzanti. Il pregiudicato Cusani (le condanne sono due) può correre per un seggio a Strasburgo? Più di un mese fa era stato un consigliere di minoranza del Comune di Sperlonga a dare la sveglia chiedendo l’intervento del Prefetto di Latina Antonio D’Acunto per sbloccare la situazione di Cusani, imbarazzante per tutti. Ma D’Acunto ha fatto il pesce in barile. E continua a farlo. Ciò che appare certamente sospetto.

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