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Olimpico, poteva scapparci il morto. Spari prima della partita, dieci feriti

Tutto è iniziato poco dopo le 18 in viale Tor di Quinto. E durante la diretta della partita sui Rai1 è stato ribadito che fonti della questura hanno fatto sapere che “a sparare è stata una sola persona e per motivi che nulla hanno a che fare con le tifoserie”.

tifoserie_olimpicoCalcio e violenza, ancora una volta a Roma. L’ennesima festa sportiva irrimediabilmente rovinata. E’ stata una serata di calcio, certo, ma anche di tensione, di colpi di pistola, di feriti, lanci di petardi e scontri. A pochi minuti distanza dall’inizio della finale di Coppa Italia Fiorentina Napoli, allo stadio Olimpico è stata guerriglia, una sequenza di episodi non chiariti. Non c’è scappato il morto ma ci siamo andati vicini. Tre tifosi del Napoli sono stati raggiunti da colpi di pistola, in viale di Tor di Quinto, uno, gravissimo, è stato operato al Gemelli alla spina dorsale ed è fortunatamente fuori pericolo. Complessivamente i feriti sono stati dieci tra i quali un agente di polizia. Un ultrà della Roma, ricoverato all’ospedale Gemelli per una frattura a una gamba, è stato interrogato dalla polizia in relazione al ferimento dei tre tifosi del Napoli. Ma non è chiaro quale sia il suo ruolo nella vicenda. Episodi drammatici che hanno rischiato di far saltare il fischio di inizio della finale di Coppa. Dopo mezz’ora di tensione, con lanci di fumogeni anche all’interno dello stadio Olimpico, le due società e le tifoserie hanno deciso di giocare la partita, vinta dal Napoli, seguendo il match in silenzio.
Tutto è iniziato poco dopo le 18 in viale Tor di Quinto. Due tifosi sono stati trasportati all’ospedale Villa San Pietro, si tratta di Ciro Esposito, 30enne di Secondigliano, ferito al torace e in gravissime condizioni, in codice rosso e Alfredo Esposito, 43 anni, colpito alla mano destra, entrambi feriti da un colpo d’arma da fuoco. Una terza persona, Gennaro Fioretti di 32 anni, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santo Spirito con ferite da colpi d’arma da fuoco ad un braccio e ad una mano. Episodi che secondo la questura “non sembrerebbero essere dovuti a scontri tra tifosi, ma a cause occasionali”. E durante la diretta della partita sui Rai1 è stato ribadito che fonti della questura hanno fatto sapere che “a sparare è stata una sola persona e per motivi che nulla hanno a che fare con le tifoserie”. Ma è stato anche detto che “i tifosi del Napoli sono stati accerchiati e poi colpiti da elementi estranei ai tifosi della Fiorentina”. Dunque, gli spari non sarebbero provenuti da ultrà viola. E da chi allora? Prima della partita è stato aggredito selvaggiamente anche un passante, coinvolto negli incidenti che hanno fatto da corollario al pre-partita. E’ stato ricoverato all’ospedale Gemelli con fratture alle gambe e un trauma cranico.
Una pistola è stata ritrovata abbandonata nei pressi di un vivaio in viale Tor di Quinto. La polizia sta verificando se l’arma è compatibile con il proiettile che ha ferito il tifoso. Un altro tifoso, di 43 anni, è stato ferito alla mano, sempre da un colpo di pistola e trasferito sempre a Villa san Pietro. Ma ci sarebbe anche un’altra persona ferita in viale Tor di Quinto, una persona trovata all’interno del vivaio dove è stata trovata una pistola. L’uomo sarebbe stato colpito alla testa. Non si esclude che sia il custode del vivaio.. Sembra che la recinzione e il cancello d’ingresso del vivaio siano stati forzati.
All’altezza del Ponte della Musica, invece, gli ultrà di Fiorentina e Napoli si sono fronteggiati per qualche minuto lanciando petardi contro le tifoserie avversarie e la polizia schierata in assetto antisommossa. I due gruppi di tifosi, incappucciati, erano anche armati di bastoni. Due ultrà del Napoli sono rimasti feriti e trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea.
Qualche minuto prima dell’inizio della partita, allo stadio Olimpico è arrivato anche il premier Matteo Renzi con la moglie e i figli, scortato da un picchetto di polizia e carabinieri. Per una mezz’ora la tensione è stata altissima, con i tifosi del Napoli che chiedevano di non giocare. Il capitano dei partenopei Napoli Marek Hamsik è andato sotto la curva nord per parlare con i tifosi, mentre venivano esplosi esplosi grossi petardi. Un vigile del fuoco è stato colpito da un petardo ed è rimasto stordito.

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