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Omaggio alla Dc. D’Ubaldo-Azzara, la politica del confronto

Lucio D'Ubaldo e Tiziano Azzara a via Caetani

Lucio D’Ubaldo e Tiziano Azzara a via Caetani

Roma. Ore 13 di sabato 9 maggio in via Caetani una coppia insolita: un “saggio cattolico popolare” ex Pd, ora nella Lista Marchini e un giovane del Movimento Cinque Stelle. Nel giorno dell’anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Cateani, il vecchio e il giovane” hanno deposto insieme una corona di fiori sotto la targa di marmo che commemora la figura del leader democristiano.
Protagonisti: Lucio D’Ubaldo e Tiziano Azzara che, nelle premesse vorrebbero stare alla larga da significati trasversali che sono protagonisti di una rottura dell’incomunicabilità nel segno proprio della “politica morotea del confronto”. Lucio D’Ubaldo ha dichiarato: “Non è la prima volta che vengo a Via Caetani: in effetti sono molto legato, per ragioni ideali e politiche, alla figura di Aldo Moro. Ovviamente fa piacere a me come ad altri che il portavoce del Movimento 5 Stelle del Municipio “Roma Centro”, Tiziano Azzara, oggi abbia voluto rendere omaggio alla figura dello statista pugliese. Il fatto che siamo venuti qui, sotto la targa che ricorda il sacrificio di Moro, non è una casualità. Forse il nostro gesto può significare che nonostante tutto è possibile unire – mediante il dialogo e la reciproca comprensione – gli sforzi di quanti amano riconoscersi nei valori fondamentali della democrazia, della libertà e della giustizia, così come assunti e definiti dalle norme della Carta costituzionale.
All’ufficialità delle cerimonie, con visite protocollari a via Fani e via Caetani dei rappresentanti delle istituzioni, nel tempo è prevalsa sulla spontaneità della partecipazione popolare e fatalmente le novità si riducono a poco. Come ben sanno il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, Laura Boldrini, presidente della Camera, Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Pietro Grasso, presidente del Senato e il presidente della Repubbica, Giorgio Napolitano che di buon’ora hanno onorato lo statista con una cerimonia ufficiale.
Oltre l’ufficialità dovuta per ricordare anche ai più giovani la barbarie del terrorismo e la forza della democrazia italiana, la strana coppia rappresenta la vera novità.

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