Una passeggiata nel… “core de Roma” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Una passeggiata nel… “core de Roma”

trastevereIl prossimo venerdì 16 maggio, alle ore 21, sarà possibile visitare con l’Associazione “Roma Sparita” una delle zone più conosciute e più caratteristiche della Città Eterna: il rione Trastevere. Trastevere è, per così dire, un paese inserito all’interno di una metropoli. Un luogo in cui ancora oggi si possono scoprire quelle che sono le radici romane in fatto di usi, costumi, tradizioni culinarie e modi di dire assai pittoreschi. Ed è proprio attraverso quei vicoli stretti ed anche un po’ malinconici che il visitatore può respirare una “romanità” che purtroppo si sta lentamente perdendo. Fortunatamente è ancora possibile conoscere romani “DOC” che nelle botteghe mostrano la loro abilità di artigiani o, se si parla di cibo, i piatti tipici della cucina della Capitale. Trastevere nasce sulla riva destra del Tevere (o per chi è un po’ nostalgico “der Biondo Tevere”) ed il suo nome deriva dal latino “Trans Tiberim” ovvero “al di là del Tevere”. La città infatti aveva avuto origine e si era sviluppata sulla sponda opposta del fiume romano. Simbolo del quartiere, una testa di leone d’oro su sfondo rosso del quale però non si conosce esattamente il significato. La spiegazione più accreditata è quella data da Giuseppe Baracconi, storico romano dell’800, che ricorda come dal 1100 al 1414 un leone che rappresentava la forza e la potenza era rinchiuso in una gabbia ai piedi del Campidoglio. Un giorno un giovane, accostatosi troppo alla gabbia, venne ucciso dalla fiera. Nella stessa giornata, una domenica di novembre del 1414, si decise di uccidere l’animale nel Palazzo Senatorio. Al suo posto, successivamente, venne messa come simbolo una lupa. Le prestigiose spoglie del Leone furono date al capo del Rione Ripa (che comprendeva anche Trastevere) il quale fece seppellire l’animale in un suo appezzamento dall’altra parte del Tevere. Il luogo della sepoltura divenne in seguito un importante sito di orgoglio e culto del popolo romano. Quando nella seconda metà del ‘ 700 il quartiere di Trastevere venne separato dal Rione Ripa, a causa della moderna suddivisione dei rioni storici della Capitale, la scelta del nuovo simbolo araldico fu la “Caput Leonis”, mentre a Ripa fu adottato come emblema il timone di una nave. In età medievale l’area trasteverina si presentava ricca di vicoli molto stretti e tortuosi. La lastricazione delle strade avvenne solo alla fine del 1400 sotto il pontificato di Papa Sisto IV, che fece pavimentare le vie dapprima con mattoni di laterizi ed in seguito con i famosi “sanpietrini” più adatti al passaggio dei carri. Nel 1586, una seconda divisione venne realizzata sotto Papa Sisto V che fissò i quattordici rioni di Roma. A Trastevere fu incorporato il rione Borgo. Bisognerà aspettare il 1744 ed il pontificato di Papa Benedetto XIV per vedere la nascita dei confini trasteverini come li conosciamo oggi. A partire dal 1870 nel rione vennero edificati dei muraglioni al fine di contrastare le inondazioni del Tevere. Questo purtroppo portò anche alle cancellazioni di posti caratteristici del quartiere. Tra la fine dell’ ottocento ed i primi del novecento, la fama di Trastevere fu legata anche alla figura di Romeo Ottaviani, un bullo locale meglio conosciuto come “er più de Trastevere” che morì accoltellato in via Moro. Emblemi rionali sono pure le statue di due illustri poeti capitolini: Gioacchino Belli e Trilussa. L’appuntamento per tutti gli amanti della Storia romana è a Piazza di San Bartolomeo all’Isola. Da qui si andrà verso Piazza Trilussa, Piazza Santa Maria in Trastevere, Piazza Piscinula, Ponte Cestio ed infine l’isola Tiberina. Il tour avrà una durata di 90 minuti. I costi oscilleranno tra i 10 euro (per minori di età compresa tra i 13 e i 17 anni e per gli iscritti all’associazione “Roma Sparita”) ed i 12 euro (per i non iscritti all’associazione). Gratis per i bambini fino a 12 anni compresi.

Stefano Boeris

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