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Conferimento dell’Alkmeon International Prize al Prof. Napoleone Ferrara

Napoleone Ferrara e Giuseppe Nisticò

Napoleone Ferrara e Giuseppe Nisticò

Giovedì 22 aprile nell’aula Marconi del CNR il prof. Napoleone Ferrara ha ricevuto il premio Alkmeon International.

Dopo una breve introduzione del prof. Luigi Nicolais, presidente del CNR  e del prof. Giuseppe Nisticò, direttore generale della Fondazione EBRI, il prof. Napoleone Ferrara ha tenuto alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico una conferenza dal titolo “New Advances in Cancer Therapy”.

Il prof. Ferrara rappresenta allo stato attuale uno degli scienziati più conosciuti al mondo per la scoperta del fattore crescita dei vasi sanguigni, il cosiddetto VEGF ( Vessel Endothelial Growth Factor)  e degli anticorpi monoclonali  che si sono rivelati potenti ed innovati strumenti per la terapia del cancro e della maculopatia degenerativa in soggetti anziani (AMD).

Per questa scoperta nel 2010 gli è stato conferito il Premio Lasker negli USA, che di solito precede l’assegnazione del Premio Nobel.

“Siamo fieri di considerarlo uno degli migliori allievi della nostra Scuola e cioè la scuola di Farmacologia dei Proff. Aiazzi Mancini, Donatelli e Preziosi, ha detto il prof. Giuseppe Nisticò, essendosi Napoleone Ferrara laureato in Medicina  presso l’Università di Catania sotto la guida del nostro Prof. Umberto Scapagnini.”.

Il prof. Ferarra ha raccontato del suo trasferimento negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’80 , prima presso l’Università di San Francisco e poi nel 1988 presso la Genentec. Napoleone Ferrara nella sua lettura magistrale ha ripercorso una delle pagine più belle della storia della scoperta di nuovi farmaci. Infatti, nel 1989 presso la Genentec ha isolato e clonato per la prima volta il gene responsabile della sintesi del VEGF, dimostrandone il ruolo fondamentale nella regolazione dell’angiogenesi. In seguito egli ha messo in evidenza come il VEGF sia il mediatore più importante anche nell’angiogenesi dei tumori. Questi studi hanno poi portato alla scoperta di anticorpi monoclonali specifici anti-VEGF ed in particolare il bevacizumab (Avastin) e il ranibizumab (Lucentis); in particolare l’Avastin è stato approvato per l’immissione in commercio dalla FDA nel 2004 per il trattamento in associazione al 5-fluorouracile per il trattamento in prima linea del cancro del colon-retto con metastasi. Il bevacizumab è stato poi approvato per il trattamento del cancro al polmone a cellule non-piccole e non-squamose e in seguito per il trattamento del carcinoma del rene.

La scoperta di un frammento dell’anticorpo anti-VEGF cioè il ranibizumab si è rivelato un potente farmaco per il trattamento della maculopatia degenerativa della retina in soggetti anziani che, porta a cecità per pazienti al di sopra dei 55 anni. Il Lucentis è stato approvato per l’immissione in commercio da parte della FDA nel 2006. Dopo il 2006 la FDA ha esteso le indicazioni del ranibizumab nel trattamento della occlusione della vena retinica nel 2010 e nel trattamento della edema maculare in soggetti diabetici nel 2012.

In fondo, ha precisato il prof. Nisticò, il prof. Napoleone Ferarra dell’Alkmeon International Prize. Il premio, una targa in argento coniata dal famoso orafo di Crotone Gerardo Sacco, rappresenta gli elementi caratterizzanti della fulgida civiltà della Magna Graecia di cui Napoleone Ferrara può essere considerato un degnissimo allievo e protagonista, ha concluso Nisticò. Nella targa sono anche raffigurati i cosiddetti principii della vita, cioè gli archè della Scuola presocratica acqua,aria, fuoco, e terra.

In passato il premio è stato conferito a molti Premi Nobel come Renato Dulbecco, Rita Levi-Montalcini, Sir John Eccles, Sir John Vane, Arvid Carlsson e a personalità di altissimo livello scientifico come Salvador Moncada, Luigi Nicolais, Philippe Busquin, Leslie Iversen, Stefano Pessina etc.

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