LATINA/Quel centro non s'ha da fare? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

LATINA/Quel centro non s’ha da fare?

Giallo attorno all'Alta Diagnostica che la Fondazione Roma vorrebbe aprire a Latina. Gli accordi non vanno più bene, E forse qualcuno sta alzando il prezzo

ospedale-goretti-latinaLa prima scadenza, se non andiamo errati, è quella del 31 maggio. E quasi ci siamo. Per quella data secondo gli schemi (saltati) i tecnici della Fondazione Roma dovevano/dovrebbero entrare nei locali messi a disposizione all’interno dell’Ospedale Goretti e restaurati da alcuni mesi per cominciare ad organizzare tutto in vista dell’arrivo dei sofisticati macchinari Siemens (già pagato l’anticipo, un milione e mezzo di euro, se l’operazione saltasse ci sarebbe anche la penale da pagare) . Ma l’operazione Alta Diagnostica a Latina sembra ancora in alto mare. Giallo era e giallo rimane. . Il 14 maggio l’incontro chiarificatore nell’ufficio del governatore Zingaretti si è chiuso con un nulla di fatto. Se ne riparlerà più avanti, è stato detto, gli uomini del presidente devono vagliare, studiare, In poche parole, devono alzare il prezzo. Attorno al tavolo c’erano i principali attori, Maurizio Venafro del Gabinetto del presidente, il consigliere regionale del Pd Enrico Forte, il direttore generale della Asl di Latina Michele Caporossi e per la Fondazione Roma, Alfredo Loffredo e l’avvocato Giovanni Malinconico. La presenza di Forte è il segno di una forte valenza politica dell’incontro. Perché il nodo è politico e si delinea sempre più come un nodo di interessi, di affari. Venafro è il braccio destro di Zingaretti e parla per il “capo”. Ha chiesto ulteriori chiarimenti e proposto un tavolo di confronto, un classico quando si vuole congelare una situazione. L’accordo sottoscritto a suo tempo dalla Fondazione, dalla Asl (allora il manager era Renato Sponzilli) e dal Comune di Latina non va più, C’è un altro competitor? Un altro soggetto aspira  ad ospitare il super-centro per il quale il deus ex machina della Fondazione Emmanuele Emanuele, ha fatto investire 13 milioni di euro? Ei lavori fatti a spese di Comune e Provincia?  Il problema concerne soltanto l’utilizzo dell’immobile messo a disposizione dalla Asl a titolo gratuito presso la palazzina direzionale dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ? La Fondazione si era detta disponibile a rivedere i termini economici dell’intesa (assegnazione gratuita alla Asl del 30% delle prestazioni e sconto del 30% del prezzo praticato dal centro per tutte le altre richieste che la Asl presentasse), ma non a cambiare programmi. Se Regione e Asl non verranno a più miti consigli Emmanuele Emanuele andrà avanti da solo, trovando un’altra soluzione in loco. Chi lo aiuterà? Niente paura, fuori dalla porta c’è la coda.

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