Quando il potere perde le staffe - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Quando il potere perde le staffe

sanità-tempi-attesaQuando il potere perde le staffe si rende ridicolo. e reagisce in modo scomposto. Quando il potere è impersonato dal presidente Zingaretti le cose possono andare anche peggio  E le figuracce si sprecano. Premessa necessaria per raccontare un episodio che  i giornali romani hanno (in modo indecente) ignoratodel tutto.  La scorsa settimana una pattuglia a cinque stelle guidata dal consigliere regionale Davide Barillari (sempre lui) e scortata da un paio di parlamentari, ha effettuato un blitz nella neonata casa della salute di Pontecorvo. E’ successo il finimondo, lo shock è stato tale da indurre una persona, un medico della struttura, a ricorrere alla somministrazione di tranquillanti al punto di primo soccorso. Troppe persone in una struttura sanitaria,, foto e filmati, qualche scambio di vedute piuttosto accese con dirigenti e personale, non è detto che i grillini debbano avere ragione per forza e si comportino sempre in modo inappuntabile. Ne è nato un caso, con rabbiosi scambi di dichiarazioni e di denunce, tutto circoscritto alle agenzie di stampa che i media (a parte quelli locali, naturalmente) hanno bellamente ignorato. In questo contesto il direttore generale della Asl ha avuto parole di fuoco, ma di particolare intensità è stata la nota di Zingaretti. Colui il quale, va detto ed è la base della nostra riflessione, ignora sistematicamente da un anno ogni tentativo del M5S di giocare il proprio ruolo in Consiglio Regionale. “LI avverto, non ci intimidiranno” tuona il governatore, riconoscendo implicitamente una forte valenza politica al blitz di Pontecorvo. Barillari replica mettendo a disposizione foto e filmati, come dire, l’episodio è stato amplificato ad arte, purtroppo i media erano distratti. I grilini, in ogni caso, hanno rinunciato all’azione successiva, il “controllo” della Casa della salute” di Rocca Priora. Temiamo infiltrati e provocazioni, dicono. E hanno le loro buone ragioni.
Il Corvo
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