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In mostra a Roma il genio michelangiolesco

Michelangelo-Buonarroti-in-mostra-a-RomaSi è aperta il 27 maggio, presso i Musei Capitolini, la mostra dedicata al Genio rinascimentale Michelangelo Buonarroti. L’esposizione intitolata “Michelangelo. Incontrare un artista universale”, vuole celebrare i 450 anni della morte dell’Artista toscano, che proprio a Roma si spense il 18 febbraio 1564 all’età di 89 anni. Indubbiamente un’età importante che acquista maggior rilevanza se pensiamo all’epoca in cui Michelangelo è vissuto. La mostra prevede oltre centocinquanta opere di cui circa una settantina del Maestro Buonarroti. Nove sono le sezioni in cui è suddiviso il percorso espositivo e, all’interno di queste, il visitatore potrà scoprire le quattro “Arti” in cui Michelangelo espresse a pieno la sua genialità: Pittura, Scultura, Architettura e Poesia. In una delle nove sezioni, sarà possibile vedere per la prima volta insieme i due massimi esempi di architettura sacra e civile. Infatti grazie alla cura del “Polo Tattile multimediale” di Catania e della Associazione “Amici dei Musei di Roma” onlus e dell’Associazione “Museum” onlus, sono stati riprodotti la Basilica di San Pietro e la Piazza del Campidoglio. La stessa tecnica è stata utilizzata per la spiegazione della volta della Cappella Sistina. Qui, in più pannelli, sono state riprodotte le due scene della Creazione di Adamo ed Eva. Questo per far sì che anche le persone con problemi visivi potessero godere del Genio Michelangiolesco. Tra le Opere in mostra è possibile ammirare “La Madonna della Scala” (realizzata a soli quindici anni) e disegni come “Lo studio di testa di Sibilla Cumana” e quello di “Leda”, provenienti da Casa Buonarroti, il “Cristo Redentore” da Bassano Romano, Crocifissi lignei a lui attribuiti, il modello ligneo per la facciata (mai realizzata) di San Lorenzo a Firenze, “I Trofei d’armi” delle Cappelle Medicee, due copie dei “Prigioni” ed ancora molti studi per la realizzazione degli affreschi della Sistina, San Pietro e la Piazza del Campidoglio. Opere d’arte sono giunte anche dal British Museum di Londra, dagli Uffizi di Firenze e dai Musei Vaticani. Un percorso dunque ricco di storia e creatività in cui si diventa parte integrante della vita dell’Artista che, allevato da una balia figlia e moglie di scalpellini era solito dire di “aver succhiato l’inclinazione alla scultura insieme con il latte”. Una vita quella di Michelangelo intensa oltreché longeva, fatta di estasi e tormenti che emergono nei disegni, nelle opere, nei progetti, nella poesia e nella scultura. Alcuni accostamenti sono volutamente studiati come nel caso del busto di Bruto, posto accanto al Bruto in bronzo dei Musei Capitolini o ancora il Cristo Risorto che si può confrontare con quello sito nella vicina Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Un Michelangelo quindi a 360 gradi quello ammirabile presso le Sale Capitoline. La mostra ideata e curata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con gli Storici dell’Arte Elena Capretti e Sergio Risaliti, è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lazio ed Arcus. La produzione e l’organizzazione sono invece curate dall’Associazione Culturale “Metamorfosi” e da “Zètema Progetto e Cultura” e vedono la supervisione di un comitato scientifico composto da Riccardo Bruscagli, Alessandro Cecchi, Anna Imponente, Antonio Paolucci, Claudio Parisi Presicce, Daniela Porro, Pina Ragionieri, Pietro Ruschi, Claudio Strinati e Pietro Zander. Per informazioni è possibile consultare il sito internet www.museicapitolini.org o telefonare al numero +39 060608. La mostra sarà visitabile fino al 14 settembre.

Stefano Boeris

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