Quando la scuola va in scena: un teatro per crescere - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Quando la scuola va in scena: un teatro per crescere

Al teatro Gianelli lo spettacolo organizzato da quattro istituti romani tra i vincitori del progetto “walking to the future”

spettacoloDove finisce la realtà e comincia la magia in un teatro dove bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni mettono in scena Alice crossing wonderland di Lewis Carroll, la più fantastica delle storie fantastiche?
Difficile dirlo per chi ha assistito, giovedì 29 maggio al teatro Gianelli di Roma, alla riduzione teatrale di Alice nel paese delle meraviglie, dove fiori e pesci sono attori di quattro cinque anni, il bianconiglio fa la terza elementare e Alice sono sei bambine che si alternano nelle varie scene. Tutto in una festa di colori accesa da scenografie curatissime e costumi preparati dalle famiglie, dai più semplici ai più particolari, come quelli della Regina di cuori o del Brucaliffo.
Lo spettacolo, organizzato e messo in scena da 4 scuole romane e finanziato parzialmente dal MIUR, è risultato tra i 30 vincitori, su 200 progetti presentati, nell’ambito di “walking to the future”, progetto del ministero per favorire lo studio dell’inglese.
Come ha sottolineato la preside della suola capofila, l’istituto comprensivo Mommsen, Antonietta Sarni, la particolarità del progetto era proprio quella di coinvolgere studenti di età molto diverse di 3 scuole paritarie: l’istituto Immacolata, l’istituto S. Giuseppe del Caburlotto e l’istituto S. Elisabetta. Proprio quest’ultimo si è distinto, nelle proprie parti della rappresentazione per le coreografie e per aver utilizzato musiche di chitarra suonate dal vivo. Coreografie e repertorio musicale preparato con cura dalle maestre dell’istituto. Una rappresentazione resa possibile come si diceva dal grande impegno delle famiglie, che si sono occupate di costumi e scenografie, della capacità di coordinamento dei dirigenti scolastici ma soprattutto dalla passione e dal lavoro delle insegnanti. Un lavoro quotidiano che non si limita all’attività didattica in senso stretto ma si prende cura dell’intera personalità dei giovani e dei ragazzi, dando loro le forme artistiche con cui esprimersi e attraverso cui crescere. Alla fine, a guardar bene la vera magia è proprio questa.

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2 Risponde a Quando la scuola va in scena: un teatro per crescere

  1. Giampaolo 30 maggio 2014 a 20:13

    Il tuo commento è in attesa di approvazione.

    Un grazie particolare va tutte le mammei, in particolare a mamma Graziella, alle maestre e maestri del Sant’Elisabetta ed in particolare alla maestra Valentina e a theacher Morena.

    Grazie a tutti i bambini

  2. Giampaolo 30 maggio 2014 a 19:41

    Un grazie particolare va tutte le mammei, in particolare a mamma Graziella, alle maestre e maestri del Sant’Elisabetta ed in particolare alla maestra Valentina e a theacher Morena.

    Grazie a tutti i bambini

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