BALLOTTAGGI/Civitavecchia, la strana sfida. Il grillino rifiuta il confronto con Tidei

Civitavecchia, la strana sfida. Il grillino Cozzolino rifiuta il confronto con Tidei. E ha ragione, parlano linguaggi diversi, sono lontani anni luce, meglio che il vecchio politico cuocia nel suo brodo. Chissà che cosa ne capiranno gli elettori. A fare la prima mossa è stato l’ex sindaco Tidei che ha invitato Cozzolino ad un dibattito pubblico sulle principali tematiche della città. Arriva pronta la risposta del candidato pentastellato che in sostanza rifiuta l’offerta e va avanti per la sua strada.

“Apprendo dai giornali – ha dichiarato Cozzolino – che l’ex sindaco Pietro Tidei mi ha lanciato il guanto di sfida per un confronto in piazza sui problemi che affliggono la città. Dico subito che non accetterò ed eviterò di porre il confronto su un mero esercizio retorico.”

“Il nostro programma è online da più di un mese – continua Cozzolino -, chiunque può scaricarlo e leggerlo, ed è questo programma che realizzeremo una volta vinte le elezioni. Invece di cercare un confronto con me, Tidei spieghi bene le sue proposte, ad esempio quella di far assumere i civitavecchiesi dagli armatori delle navi da crociera. Una proposta insensata dato che le paghe del personale di bordo sono fortemente differenziate in base alla nazionalità dei lavoratori. In assenza della Costa Concordia è mancata forse la classica promessa berlusconiana da sparare alla fine della campagna elettorale? Come può un ex sindaco con cotanta esperienza fare delle proposte così assurde? Davvero ritiene i suoi concittadini così ingenui da bersi bufale come queste?”

“Non offrirò un palco per iniziare discorsi surreali basati su promesse che tanto non manterrà – conclude Cozzolino – , un palco nel quale vince chi la spara più grossa, piuttosto il signor Tidei racconti ai suoi concittadini cosa ha combinato nel suo ultimo mandato, magari senza prenderli in giro. Il Movimento Cinque Stelle continuerà a parlare alle persone come ha sempre fatto, in maniera sempre sincera e senza far promesse da fanfarone che ci hanno veramente stancato e alle quali non crede più nessuno.”