Acea, Marino va alla guerra sui nuovi nomi. Oggi resa dei conti? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Acea, Marino va alla guerra sui nuovi nomi. Oggi resa dei conti?

aceaNei piani di Ignazio Marino la partita Acea è chiusa. Ma l’assemblea dei soci della multutility di piazzale Ostiense, oggi al centro congressi la Fornace, non sarà una formalità. Perché se da un lato il sindaco continua sulla strada della riduzione del consiglio di amministrazione da 9 a 7 membri, con i profili individuati che tanti malumori hanno creato nella maggioranza in Campidoglio; dall’altro gli esiliati in pectore dell’azienda potrebbero ricorrere in sede civile perché “revocati senza giusta causa”. Altra grana sull’incontro è quella tra il gruppo Caltagirone e Suez, per capire chi manterrà nel board 2 rappresentanti. Una battaglia all’ultimo voto, con il costruttore editore che vorrà far valere il suo 16% di azioni per la nomina di Francesco Caltagirone (figlio dell’imprenditore) e Paolo di Benedetto, marito dell’ex ministro Paola Severino. Mentre i partner francesi (12% di quote) si presenteranno con altrettanti nomi da confermare: Giovanni Giani e Diane D’Arras.

In uscita tutti i nominati in epoca Alemanno: via il presidente Giancarlo Cremonesi e l’amministratore delegato Paolo Gallo, che però manterrà la poltrona di direttore generale, così l’ex deputato Pdl Maurizio Leo. Con loro lasceranno anche il dalemiano Andrea Peruzy e il magistrato e docente Antonella Illuminati. Le revoche degli incarichi, però, non sono state inserite negli ordini dei lavori e non è detto che l’assemblea su questo punto fili liscia, dicono tra gli addetti ai lavori. Tra le ipotesi in campo c’è quella che punta alla rimozione di alcuni amministratori solo in una riunione ad hoc, da convocare in un secondo momento. Con un cda che inizia la cura dimagrante tra rappresentanti ed emolumenti solo dal prossimo anno. Non manca chi propone di far andare fino in fondo il Campidoglio, per poi portare il Comune davanti al giudice per rivendicare un licenziamento senza giusta causa.

Il sindaco però non vuole sentire ragioni, proprio come quando il mese scorso approvò la lista di nomi per rinnovare il board di Acea. Nonostante il Pd romano avesse esplicitamente chiesto un ripensamento sui profili indicati dal primo cittadino, il presidente sarà Catia Tomassetti, avvocato specializzato in finanza di progetto del settore idrico. Amministratore delegato Alberto Irace, già dirigente in azienda con un passato nella Publiacqua di Firenze e vicino al premier Matteo Renzi. La scelta di Irace era stata criticata da una parte del centrosinistra anche per un’inchiesta a suo carico, che è stata già archiviata. Per il socio con il 51%, palazzo Senatorio, gli altri due posti spettano alla lettiana Paola Profeta e a Elisabetta Maggini, collaboratrice di Zingaretti. A storcere il naso su questo ultimo nome in tanti nel Pd, perché la Maggini è figlia di un costruttore “vicino a Caltagirone: con queste scelte il Comune perde di fatto un membro del cda”. Fuori invece l’avvocato tributarista Franco Paparella, voluto dal Ministro Alfano e più conosciuto per la parcella da circa 3 milioni di euro nella procedura fallimentare di Alitalia.

L’inquilino del campidoglio promette che la retribuzione del presidente scenderà da 480 mila a 120 mila euro e quella dell’ad da quasi 800 mila a 290 mila, mentre i consiglieri non potranno superare i 30 mila euro. Già decisa la bocciatura della remunerazione dei vertici, contestando il meccanismo di auto assegnazione. Tradotto: sarebbe l’azione che dà il ‘la’ alla revoca dell’incarico per giusta causa a tutto il vertice, per non dover pagare il compenso fino al termine del mandato (che costerebbe almeno 7-8 milioni di euro). C’è chi prevede che la questione finirà presto in tribunale. Nessun problema per Marino. Che prova così a mettere la parola fine su una guerra iniziata la scorsa estate: quando in piena campagna elettorale per la poltrona da sindaco, il chirurgo dem si presentò in assemblea per dare battaglia su nomine e compensi, dopo aver acquistato un pacchetto di azioni. Oggi il secondo atto.
Santo Ianno

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