CHI LI HA (MAI) VISTI? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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CHI LI HA (MAI) VISTI?

vigili1Esistono, ma in pochi sanno chi sono e cosa fanno. Girano a piedi, in tre, con pistola, manette, spray al peperoncino e, tra breve, anche col manganello. Per i cittadini (onesti) la loro presenza è molto rassicurante, chi non è a posto con la legge, quando li avvista fugge di corsa. Sono i nuovi ‘Rambo’ della Polizia Locale del comune di Roma, appartengono al GSSU, il gruppo sicurezza sociale ed urbana. Da non confondere con i più comuni vigili che multano le auto che non rispettano il codice della strada. Il loro compito  è ‘speciale’: reprimere l’abusivismo commerciale, in particolar modo quello degli ambulanti.  Fanno capo al IV Gruppo di polizia locale al cui comando c’è Renato Marra, uno che quando nel 2010 fu nominato disse che il suo obiettivo era di «far sentire sicuri i cittadini quando sono a casa propria». Una impostazione talmente decisa da far sobbalzare gli schieramenti più progressisti in Campidoglio, i quali tacciarono  Marra e i suoi di voler essere più forza dell’ordine che polizia locale. Il gruppo Sicurezza è in funzione solo da un paio di anni ma il tallone d’Achille risiede nell’organico: sono in tutto un’ottantina, divisi in turni di 40 persone. La classica goccia nell’oceano. Roma è una città complessa, soprattutto estesa e con una popolazione di 3 milioni e mezzo di abitanti. Poche unità, dunque, inquadrate in un reparto che se disponesse di un numero superiore di uomini e donne potrebbe davvero raggiungere risultati strabilianti nella lotta agli abusi commerciali. Ricordiamolo: il fenomeno dell’abusivismo commerciale trova al suo interno altre ‘perle’ legate alla criminalità organizzata, dallo sfruttamento di migliaia di clandestini senza permesso di soggiorno alla vendita di prodotti taroccati e con firme false, alla produzione di ricchezza che comunque sfugge alla tassazione. La capitale, specialmente nel centro storico, è lo specchio del degrado commerciale: la vendita di chincaglieria, oggetti di nessun valore, paccottiglia, si trova in ogni angolo delle vie più trafficate, da viale Vaticano verso la cappella Sistina, a viale Angelico,a  via della Conciliazione,  a via Ottaviano, a via e piazza Cola di Rienzo; e ancora, via del Corso, il corridoio di entrata della metropolitana di Spagna, le strade attorno al Colosseo, via via  fino a Castel S. Angelo. Africani, magrebini,  indiani, pakistani, cingalesi popolano quelle strade con la loro merce contraffatta che difendono con i denti anche di fronte ai sequestri del gruppo Sicurezza di Roma Capitale. «Molti di questi – dicono i vigili ‘speciali’ – arrivano a menar le mani, andiamo incontro ad episodi ‘muscolari’ e ogni tanto le prendiamo».  I sequestri di merce irregolare sono all’ordine del giorno ma non sono risolutivi; il problema, rimane quello dell’esiguo numero di personale impiegato nella lotta all’illegalità commerciale. Ma da qualche mese, ad appesantire la situazione,  c’è anche il problema della decurtazione dello stipendio, meno trecento euro, l’indennità di merito che secondo il ministero del Tesoro sarebbe una voce illegittima in busta paga per i comunali. «Ci vogliono togliere quella somma mensile su uno stipendio che si ridurrebbe a 1300 euro», dicono all’unisono il gruppo Sicurezza di Roma Capitale. E lavorare in queste condizioni non è cosa semplice.  Stefania Pascucci 

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