Salario accessorio, Marino incontra i sindacati. Atteso ok al piano rientro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio e piano di rientro: i giorni caldi del sindaco Marino

L'inquilino del Campidoglio incontrerà a breve i sindacati per sciogliere il nodo sul contratto decentrato dei dipendenti comunali

Ignazio Marino e Matteo Renzi ai Fori ImperialiSono ore decisive per Roma e per il suo primo cittadino. Per Ignazio Marino è partito il conto alla rovescia, in attesa del via libera definitivo al piano di rientro della Capitale, circa mezzo miliardo di euro in 3 anni, da parte del ministero dell’Economia e delle finanze. Prima però ci sarà un incontro in Campidoglio con i sindacati per risolvere la grana ‘salario-accessorio’, quella parte di stipendio che fa salire le magre buste paga dei dipendenti comunali. Dopo i rilievi dei tecnici del Tesoro, che ad aprile lo definirono ‘illegale’, il sindaco è intenzionato a rivoluzionare le retribuzioni. Più ore di lavoro più guadagni è il suo motto, ma i sindacati non ci stanno e dicono di no. Questa mattina ci sarà un incontro decisivo con i sindacati, per nulla convinti dal nuovo progetto stilato dal chirurgo-dem e dal suo vice, Luigi Nieri.

Il contratto decentrato sarà al centro della discussione con le organizzazioni sindacali. Con Marino che ripete da giorni come “il dialogo non si sia mai interrotto”, anche se nei giorni scorsi la situazione sembrava potesse degenerare da un momento all’altro con un nuovo sciopero, dopo quello di giugno che bloccò la città. Una convocazione che i segretari delle maggiori sigle interpretano come un segno di pace, anche se continuano ad aspettare un cambio di passo dell’amministrazione.

Il parere decisivo del ministero dovrebbe arrivare, invece, nella tarda mattinata, in attesa del via libero definitivo previsto per settembre. Ancora due i nodi da sciogliere: gli extra costi sostenuti da Roma in quanto Capitale, fortemente voluti dal sindaco, e il trasferimento dalla Regione Lazio, al Campidoglio, di risorse per il trasporto pubblico locale. Secondo palazzo Senatorio l’assegno dovrebbe arrivare a 160 milioni di euro per il 2014, arrivando a oltre 300 milioni in totale. Cifre che dovrebbero scendere a 280 milioni entro il prossimo anno e a 260 fra 24 mesi. Mossa che non può prescindere dall’efficientamento nella gestione di Atac, la municipalizzata dei trasporti. Per i maggiori finanziamenti, circa 110 milioni di euro ogni 365 giorni, bisognerà invece attendere la legge di stabilità del prossimo anno

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