Fiumicino, esuberi in Alitalia: i dipendenti continuano la protesta | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiumicino, terzo giorno della ‘protesta dei bagagli’. Il Codacons: “Il disagio non è giustificato”

valigieContinua il braccio di ferro tra lavoratori e Alitalia. E a pagare il prezzo di questa guerra sono quelle persone che avevano prenotato un volo da Fiumicino proprio in queste ore. Continua infatti lo stato di agitazione dei dipendenti dello scalo Leonardo da Vinci. Terzo giorno di lotta e migliaia di bagagli ancora da smistare, perché la forma di protesta degli addetti al carico e allo scarico delle valigie hanno deciso di opporsi così ai tagli previsti entro dicembre dalla compagnia di bandiera: lasciando a terra gli effetti personali dei vacanzieri, con gli aerei costretti a partire con la stiva vuota. Stamattina i manifestanti si sono riuniti in assemblea volontaria, tornando però a sottolineare che “stiamo comunque garantendo il minimo delle ore, ma non siamo disposti a cedere”. Intanto, alcuni di loro hanno fatto richiesta ufficiale per essere ascoltati dall’Enac – Ente nazionale aviazione civile- mentre ai Terminal i passeggeri sono ancora costretti a lunghe attese per il ritiro bagagli. Per ridurre i disagi in aeroporto, dove, peraltro, in questi giorni si registrano una media di 140 mila transiti al giorno, la società di gestione Aeroporti di Roma, in stretto coordinamento con l’Ente nazionale dell’Aviazione Civile (Enac), ha messo in campo una task force composta da 200 addetti di Adr, che nella notte è riuscita a preparare 1.000 bagagli da caricare sui voli di Alitalia di oggi per riconsegnarli ai passeggeri. Intanto, il Codacons chiede l’intervento dell’Authority. “Le ragioni di chi lotta per il posto di lavoro non possono giustificare il disagio che si causa a cittadini incolpevoli che molto spesso si sentono ostaggio di uno scontro che non comprendono- si legge in una nota di Federconsumatori e Adusbef-  L’Authority svolga velocemente il suo compito e accerti se ci sono state irregolarità, ma nello stesso tempo azienda e lavoratori mettano in atto immediatamente un’azione straordinaria per ridurre al massimo il disagio che ancora c’è per i viaggiatori”.

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