Furto all'anagrafe, la beffa delle telecamere che non funzionano | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Raid notturno all’Angrafe, le telecamere però sono spente

anagrafe romaUn’incursione notturna. Teatro del raid gli uffici anagrafe di via Petroselli, dove sono spariti diversi documenti tra carte d’identità e atti giudiziari. Ma all’appello mancano anche i timbri comunali. La scoperta, poco prima delle 7, è dei primi dipendenti che arrivano in ufficio e si rendono conto dell’amara sorpresa. Stanze con porte forzate, cassetti aperti e fogli sparsi sul pavimento. Soprattutto non ci sono più i prestampati delle carte d’identità. Una scorribanda conclusa con uno spuntino, prelevando dai frigo personali dei lavoratori yougurt, barrette di cioccolata. Nessun dubbio sulla dinamica: qualcuno è entrato nell’orario di accesso al pubblico, si è nascosto e aspettato la serrata per poter agire indisturbato. Eppure nei corridoi sono molti i cartelli che spiegano come ci si trovi in un’area videosorvegliata, ma il deterrente non ha funzionato. Il motivo? Dallo scorso 18 luglio le telecamere sono bloccate. Una scoperta che arriva solo quando gli inquirenti del commissariato Trevi iniziavano a a visionare le immagini per ricostruire l’accaduto. Il problema è un server che va in tilt per surriscaldamento, in quanto posizionato in una stanza con poca ventilazione. I rilievi per le impronte sono stati fatti. I video avrebbero aiutato, proprio come accaduto poche ore dopo per risolvere il giallo del furto in un palazzo della Camera. Ma questa è un’altra storia.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login