Stadio Roma, si lavora alla metropolitana ma slitta la chiusura della Conferenza dei servizi

Il prezzo da pagare si chiama metropolitana. Ma, in attesa di un’integrazione nel progetto, arriva il primo slittamento per la conferenza dei servizi sullo stadio della Roma calcio a Tor di Valle. Il via era previsto in questi giorni, ma è saltato per dare più tempo nella raccolta di tutti i pareri dei soggetti coinvolti. Prossimo step a ferragosto. Troppe infatti le criticità per trovare la quadra in pochi giorni, di più i dipartimenti e gli esperti da sentire. Veti per ora non ce ne sono, ma dal settore Ambiente e mobilità del Municipio IX arrivano le ennesime perplessità. Gli studi prevedono ampliamenti per le strade che collegano la struttura del Grande raccordo alla via del Mare, ma servono un intervento complessivo su tutte le vie d’accesso. Soprattutto unendo quest’ultima strada con l’Ostiense. Per tutto il tragitto, non solo in parte. La spesa extra per questa struttura si aggira sui cento milioni di euro.

Il problema della viabilità però non può e non deve essere sottovalutato. Lo sanno bene in Campidoglio, dove non hanno alcuna intenzione di guardare gli ingorghi di auto che potranno crearsi per mancanza di alternative e dover così subire le critiche che da più parti arriverebbero senza sosta. La soluzione si chiama metropolitana: gli uffici tecnici hanno chiesto di portare la frequenza della Roma-Lido 12 treni l’ora, cioè uno ogni 5 minuti. Oggi il tempo è giusto il doppio. L’investimento sarebbe vicino ai 10 milioni di euro e riguarda solo le infrastrutture: stazioni cabine elettriche, scambi, segnalamento. Per ora non si parla di nuovi convogli, che costano 5 milioni l’uno. Ci sono quelli vecchi da ristrutturare. La dead line comunque è prevista per il 26 settembre; in questo caso, però, il costruttore Luca Parnasi dovrebbe anticipare i tempi e bussare entro la fine del mese alla porta di palazzo Chigi.