Ostia, sgomberato dai vigili il cortile degli orrori nell’ostello comunale

Fuori ossa d’animale abbrustolito e topi. Dentro un compro-oro abusivo e una moschea.  E’ questo quello che si sono trovati davanti i vigili quando si sono presentati negli spazi dell’ex colonia Vittorio Emanuele III a Ostia. Dopo la denuncia su orribili pratiche di allevamento e di macellazione di animali, presentata dagli operatori turistici, ieri il blitz. Irruzione inevitabile dopo aver visto il reportage fotografico sulle raccapriccianti e antigieniche pratiche, il comandante Raffaele Clemente ha ordinato lo sgombero immediato. Dieci le persone trovate nel cortile dell’ostello comunale: il capoclan è stato denunciato per maltrattamento di animali, occupazione abusiva di bene pubblico oltre che per furto di energia elettrica: il suo accampamento era allacciato abusivamente alla centralina dell’Acea. Nelle prossime ore toccherà  a un braccio meccanico distruggere le baracche e le roulotte dei rom.  Ma anche i carrelli portabraceri per la vendita di pannocchie di mais. Nei prossimi giorni i vigili urbani procederanno ad un censimento per quantificare ed identificare gli occupanti: dall’esistenza del centro socio-abitativo, nessuno mai ha effettuato la conta dei residenti. I turisti ospiti del Litus Roma Hostel, l’unico ostello romano in funzione, non avranno più le stanze con vista sul cortile degli orrori.