Polemiche sulla scultura del Maxxi. L'Osservatorio: "Pedo-pornografica | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Maxxi, bufera sulla scultura: “E’ pedo-pornografica”. La direzione: “Sosteniamo libertà d’espressione”

MaxxiSono entrambe nude. Una delle due è adagiata sulle spalle dell’altra, dalla cui bocca esce un membro maschile. L’opera, intitolata Piggyback, è esposta in questi giorni al Maxxi di Roma. Ma le polemiche sulla scultura dei fratelli Chapman non si placa. L’Osservatorio sui diritti dei minori la giudica pedo-pornografica: “Su accoglimento di vibrate ed indignate proteste di visitatori – si legge in una nota – il presidente Antonio Marziale ha segnalato al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini la presenza della scultura”. Per fare pressioni sulla direttrice del museo museo, Anna Mattirolo, affinché la sostituisse. La Mattirolo ha deciso di anticipare di qualche giorno, rispetto al previsto, la sostituzione dell’opera che rientra in una turnazione espositiva. Ma quello realizzato dai due fratelli è un’opera di dubbia moralità per l’Osservatorio. Che non si accontenta e rilancia: “Si tratta di una soluzione parziale che non ci sentiamo di condividere – dichiara Marziale -. Ciò non significa attentare alla libertà di espressione artistica, ma evitare che dietro il paravento dell’arte si promuovano raffigurazioni a chiaro sfondo pedo-pornografico, ricordando che il turpe fenomeno interessa un numero impressionante di piccole vittime, anche in tenera età, e costituisce la base di un florido mercato criminale i cui proventi fanno impallidire il bilancio di uno Stato”. “Tutti dovremmo essere concordi nel promuovere una cultura antitetica alla pedofilia – prosegue Marziale -, senza provocazioni di sorta, per questo chiediamo garanzie che la presunta opera non verrà mai più esposta”. Immediata la replica del Maxxi. “La crudezza fa parte del lavoro dei Chapman, da sempre caratterizzati da opere che denunciano una realtà malata, che mettono in discussione la falsa moralità e vogliono suscitare dibattito e crediamo fermamente e sosteniamo la libertà di espressione degli artisti” spiega Anna Mattirolo, direttore del Maxxi Arte. “Tuttavia – prosegue Mattirolo – dal momento che era prevista una turnazione delle opere, anticiperemo di qualche giorno la sostituzione. Cogliamo comunque l’occasione per invitare l’Osservatorio a un confronto sui temi sollevati dall’opera di questi artisti, dal momento che la funzione delle opere d’arte è proprio quella di suscitare domande”. L’opera dei fratelli Chapman – ricorda il museo – è entrata nella collezione del Maxxi nel 2010 grazie alla donazione di Claudia Gian Ferrari e un altro loro lavoro Ship of Fools era già stato esposto in precedenza nelle sale del museo. Si tratta di artisti tra i più importanti nel panorama internazionale, le cui opere sono state esposte alla Tate, alla Royal Academy di Londra e al PS1 di New York. Oggi il loro lavoro è esposto nella mostra ‘Non basta ricordare’ che comprende opere della collezione di arte e di architettura, esposte a rotazione con un continuo cambiamento dell’allestimento. L’opera dei fratelli Chapman – sottolinea ancora il Maxxi – è sempre stata segnalata con avvisi esposti in biglietteria, al punto informativo, e dal personale di sala opportunamente istruito per informare le famiglie in visita con minori”.

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