Alitalia licenzia: da Fiumicino via una hostess su 10 e 7% dei piloti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiumicino, il piano esuberi di Alitalia: a casa il 10% delle hostess e 7 piloti su 100

Personale di volo, di terra, addetti alle manutenzioni: ecco tutti i settori costretti alla cura dimagrante imposta dagli arabi di Etihad

hostess alitaliaNeanche il tempo di mettere da parte la settimana di protesta con il caos bagagli, lasciate a terra dai lavoratori che rischiano il posto di lavoro, che per Alitalia si apre il capitolo hostess e piloti. Una su dieci andrà a casa, mentre per i secondi sarà il 7%  a restare senza aereo da far decollare e portare a destinazione. Tagli pesanti in ogni settore, dagli operativi alla pista, dai tecnici specializzati agli ingegneri, fino agli Nelle 36 pagine dell’accordo firmato con Etihad le procedure di mobilità, avviate il 31 luglio scorso. Numeri che indicano eccedenze, ma parlano di persone in carne ed ossa. Nei 2171 esuberi previsti, dopo il matrimonio con gli arabi, sono però inclusi ricollocamenti, re-internalizzazioni e re-assunzioni a tempo. Anche se 2.251 resta è il totale di chi in qualche modo sarà colpito dalla dieta dimagrante imposta dai nuovi soci. Tra il personale di volo sono previsti circa 500 esuberi su 5560 dipedenti: 149 i piloti in esubero su 1650, di cui 50 pensionabili e 28 già auto-espulsi (inclusi quelli di Airone, 400 erano già in mobilità). Resterebbero 71 comandanti di troppo: tra questi c’è chi potrà scegliere se volare verso Abu Dhabi o andare in mobilità. Sul totale degli oltre 3.560 assistenti di volo, 420 sono nella lista esuberi e dovranno vedersela con ammortizzatori e ricollocamenti. Ma è tra il personale di terra, 1.590 su 8.450 lavoratori (che includono però anche settori impiegati), che cadranno le forbici più taglienti. Il 90% è impiegato all’aeroporto di Fiumicino. Più bassi i numeri nei reparti in «giacca e cravatta», quadri, dirigenti etc: fuori 104 addetti al «Commerciale» su 351, 42 su 127 tra le «Risorse umane», 73 su 178 nel settore «Amministrazione fiscale e controllo».

Oltre 400 gli addetti in esubero, su 2.462, della sezione «Hub», la biglietteria e il carico/scarico bagagli. Sono proprio quei dipendenti che nella prima settimana di agosto anche bloccato il Leonardo Da Vinci di Fiumicino, applicando alla lettera il contratto, hanno lasciato le stive dei veivoli vuote facendo partire senza valigie i passeggeri. Dopo giorni di tour de force per recuperare la situazione, 3mila sono i bagagli ancora da smaltire. Pesante anche il taglio alle «Manutenzioni»: via 386 su 1.694 tra tecnici, ingegneri, operai specializzati delle ex Officine Alitalia, un tempo glorioso polo industriale aereo. Secondo gli accordi, per buona parte di questi lavoratori entro l’anno scatterà la mobilità: 12 i mesi di ammortizzatori per lavoratori fino a 40 anni, 24 mesi fino a 50 anni. Inoltre sarebbe previsto, sempre per l’area «ground», un bando interno per la ricollocazione di oltre 200 lavoratori, previo licenziamento e riassunzione con un nuovo contratto. Entro i primi di settembre si concluderà la prima fase ricognitoria tra chi, spontaneamente e con bonus di 10mila euro, uscirà da Alitalia. La tregua, con questi presupposti, sembra destinata a non durare a lungo.

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