Teatro Valle, attivisti pronti al dietro-front sullo sgombero volontario | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Teatro Valle, il D-Day degli attivisti e l’ironia per l’assessore Marinelli sulle note di De Andrè

Dopo tre anni di occupazione la struttura sarebbe dovuta tornare oggi al Campidoglio. I militanti non sembrano però disposti a lasciare

slogan teatro valleLa Notte dei Desideri, la notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti, ma difficilmente sarà quella in cui finirà l’occupazione del Teatro Valle dopo tre anni. Il D-Day è arrivato per gli attivisti che hanno preso possesso nel giugno 2011 del teatro più antico di Roma per sottrarlo alla temuta privatizzazione: avevano promesso giorni fa che avrebbero sgomberato volontariamente il Valle il 10 agosto e invece sembrano proprio averci ripensato. L’assemblea permanente degli attivisti – in gran parte artisti e maestranze – in corso da giorni ha chiesto più tempo per la trattativa con il Teatro di Roma, sotto il quale finirà il Valle, e con il Comune. Ieri sera hanno ricevuto in due mail ulteriori chiarimenti sulla convenzione con il Teatro di Roma presieduto da Marino Sinibaldi e sulle forme di partecipazione riservate al Valle. Ma anche se l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli ha vincolato l’inizio della collaborazione con il Teatro di Roma all’uscita degli occupanti dal Valle, questi ultimi altro tempo sembrano intenzionati a prenderselo comunque. Oggi ancora assemblea dalle 17 al Valle, tema ‘Quale futuro???’, pubblicizzata sui social network. Viene ritwittato ‘#irresistibileresistenza continua ed è irrefrenabile nella notte dei desiderì. Ed è l’ironia a predominare su Twitter e Facebook, contro gli interlocutori istituzionali e anche contro i media, accusati di descrivere gli occupanti divisi e testardi. ‘La canzone di Marinellì, cantata da un attivista con accompagnamento di chitarra, è stata postata ieri sera sulla pagina Facebook del Valle Occupato sotto il titolo ‘Le conclusioni dell’assemblea di oggì. L’omaggio alla ‘Canzone di Marinellà di Fabrizio De Andrè si sposa con lo sfottò all’assessore Marinelli, ex braccio destro storico del defunto Gianni Borgna, musicologo e a lungo responsabile della Cultura per il centrosinistra a Roma. «Questa di Marinelli è una storia vera, che ci voleva cacciare il 31 sera – canta il giovane nel video -. Ma un giorno Matteo Renzi glielo ha detto, cacciali a Ferragosto quei senzatetto». E ancora «ecco la spaccatura tra gli occupanti, ecco li sgomberiamo tutti quanti, e mentre si preparava il celerino…», «ecco la risposta degli occupanti, sulla data non ci sono santi, da ‘sto teatro non ci sgombrerai, ci autorizza l’ex ministro Bray». Per finire con ‘Mia cara Marinelli questa sera, ti abbiamo rovinato l’atmosfera, anche se i desideri accenderai, quest’anno tu in vacanza non ci vai…«. Il messaggio pare chiaro, l’occupazione continua. E la ‘Notte dei desiderì proclamata dagli attivisti si prospetta una come tante altre di balli e spettacoli al Valle.

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