Teatro Valle, chiusa la fabbrica del bene comune. Sopralluogo ultimato | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Teatro Valle, il sopralluogo dopo l’occupazione. Marinelli: “Grande cura, ma i lavori vanno fatti”

Dopo 3 anni di attività la struttura oggi è silenziosa: niente iniziative, nessun laboratorio. Solo il giro dei tecnici per valutare gli interventi di ristrutturazione

il concerto in esterna di ieri sera

il concerto in esterna di ieri sera

Resta il silenzio e un palco all’esterno. Dopo tre anni di occupazione il Teatro Valle di Roma è vuoto: nessuna attività all’interno, zero musica. Gli attivisti che ancora ieri presidiavano il foyer non si vedono, sono chiuse le porte a vetri che danno sulla strada, a due passi da piazza Navona, e dentro non si intravede nessuno. Attraverso il vetro nel foyer tutto sembra essere stato lasciato in ordine. Resta all’esterno l’impalcatura-palco di tubi di ferro montata ieri da maestranze e artisti e servita per l’ultimo spettacolo serale. Un’attivista ha ripulito stamani il selciato davanti al teatro. Ieri in tarda serata sono state riconsegnate la chiavi della struttura. Oggi, invece, il sopralluogo della Soprintendenza ai Beni Culturali per valutare lo stato dello stabile.

«Magari tutti i beni architettonici fossero tenuti così in Italia…». Così il presidente del Teatro di Roma, Marino Sinibaldi, subito dopo il giro nel teatro. «Concordo – dice l’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli -. C’è stata una grande cura da parte degli occupanti, abbiamo a che fare con artisti che avevano interesse a tenerlo bene. E questo è stato uno degli elementi forti della Fondazione. Ora i lavori di restauro e messa a norma, l’obiettivo è riaprilo il prima possibile».

-«La dimensione dei lavori necessari al Valle la valuterà la Soprintendenza – ha aggiunto l’assessore -. Ci diamo un appuntamento ai primi di settembre quando i tecnici torneranno ad approfondire il sopralluogo di oggi. Al momento è prematuro parlare di tempi per la riapertura». Sinibaldi, che oltre a presiedere il Teatro di Roma è anche mediatore tra gli ex occupanti del Valle e il Comune, ha aggiunto: «della gestione del foyer che chiedono loro dovremo parlare, di certo vogliamo aprire uno spazio di presenza e informazione del Teatro di Roma al Valle». Quanto al progetto di restauro del teatro che la Fondazione Teatro Valle Bene Comune sta preparando con la collaborazione di esperti di fama internazionale, Sinibaldi ha commentato: «trasmetteremo molto volentieri il progetto alla Sovrintendenza, quando ce lo consegneranno. Con loro sono aperti tutti i canali».  Nonostante la grande cura sottolineata da Marinelli e Sinibaldi i lavori andranno fatti. Ma nessuna certezza sui tempi.

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