Simone morto a Gaza per il lavoro che amava | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Simone, videoreporter impegnato in Medio Oriente e morto per il lavoro che amava

gazaSimone Camilli, il giovane videoreporter italiano rimasto ucciso stamani a Beit Lahya, nel Nord della Striscia di Gaza, aveva solo 35 anni (era nato a Roma il 28 marzo del 1979) ma una grande esperienza sul campo, in particolare in Medio Oriente. Stava filmando il disinnesco di una bomba sganciata da un F-16 israeliano e rimasta sul terreno, ma come le altre sei persone – tra cui un giornalista di Gaza – è stato travolto dalla potente deflagrazione. Figlio del sindaco di Pitigliano e ex giornalista Rai, Pier Luigi Camilli, era da sempre in prima linea nelle zone calde del mondo, lavorando come producer e videoreporter per diverse agenzie internazionali, tra cui l’Associated Press. Dal 2005, come lui stesso scriveva sul suo profilo Linkedin, produceva video e realizzava servizi per il network americano. Con la telecamera in mano si è insinuato nelle pieghe della storia, coprendo alcuni dei più importanti eventi degli ultimi tempi.

Soprattutto in Medio Oriente e a Gaza, una zona in cui viveva da lungo tempo e che conosceva bene e a cui aveva dedicato un documentario, «About Gaza», con cui aveva scelto di raccontare la storia della Striscia e narrare, attraverso le immagini, la difficile vita quotidiana dei palestinesi, i loro usi e i loro costumi. Sempre sul campo, sempre nel cuore delle crisi: dall’operazione dell’esercito israeliano ‘Colonna di nuvolà, nel dicembre 2012, allo scambio di prigionieri per il rilascio del soldato israeliano Gilad Shalit (2011); dall’arresto dell’ex comandante serbo-bosniaco Radko Mladic (maggio 2011), fino al conflitto in Georgia (fra agosto e ottobre 2008). Il videoreporter romano è presente anche durante gli scontri tra l’esercito turco e i militanti del Pkk, nel novembre 2007, fino al Libano, tra luglio e agosto 2006. Il Medio Oriente occupa uno spazio importante della sua esperienza professionale, ma Camilli non perde di vista i grandi appuntamenti della storia: come i funerali di papa Giovanni Paolo II e il conclave per l’elezione di Benedetto XVI (febbraio 2005) o il dramma della Costa Concordia (febbraio 2012).

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login