Villa Maraini aperta per ferie: anche in estate al lavoro con zero rimborsi
«Come da 20 anni a questa parte, Villa Maraini rimane aperta ed operativa per l’assistenza e il soccorso dei tossicodipendenti. Il periodo estivo, ed in particolare quello di ferragosto, rischia di essere uno dei più critici dell’anno. È consuetudine, infatti, che si creino picchi di recrudescenza relativi alle crisi di tossicomani che in queste settimane, anche a causa di una città svuotata, non sanno a chi rivolgersi in caso di necessità e dunque si trovano allo sbando». Così, in una nota, Villa Maraini. «Nonostante la Asl, e quindi la Regione, non rimborsi più il costo del metadone e il Comune abbia azzerato i contributi per il sociale, non pagando più i servizi convenzionati – prosegue la nota – Villa Maraini non chiude le porte a chi ne ha bisogno. Anche nelle settimane estive, quindi, quando la maggior parte dei Ser.T pubblici sono aperti solo sei ore al giorno e molti sono chiusi la domenica ed i giorni festivi, l’ambulatorio rappresenta ancora l’unica certezza di assistenza per la somministrazione del metadone 24 ore su 24 sul territorio di Roma e Provincia. Attualmente, l’ambulatorio di Villa Maraini assiste circa 300 utenti al giorno, e di questi circa 80 sono quelli che assumono giornalmente il metadone tra le 5 e le 8 del mattino, quando tutti i Ser.T. sono chiusi, per poi potersi recare successivamente al lavoro. E ancora, tra le 19 e le 22 altri 80 utenti, a fine giornata, assumono presso di noi la terapia. A causa degli ingenti debiti di Comune e Regione (circa 800 mila euro mai saldati), però, Villa Maraini non riesce più a fronteggiare le spese necessarie per la ‘sopravvivenzà e per mantenere inalterati i servizi offerti. Per questi motivi, a partire dal 1 settembre, se la situazione non verrà ‘sbloccatà dal sindaco ignazio Marino e dal presidente della Regione Nicola Zingaretti, saremo costretti a far pagare il metadone agli utenti. stessa situazione si verificherà per il centro di assistenza notturno. Il silenzio e l’indifferenza delle attuali amministrazioni svelano l’inesistenza di una politica antidroga, e si rivelano il miglior alleato per la diffusione degli stupefacenti».
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