Fatebenefratelli in crisi, i sindacati: "trovato l'accordo per l'ospedale" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fatebenefratelli, i sindacati: “Firmato l’accordo per la gestione della crisi dell’ospedale”

fatebenefratelli«Anche nella settimana di ferragosto si è continuato a lavorare al Fatebenefratelli all’Isola Tiberina nella trattativa con le parti sindacali per gli interventi sul costo del lavoro nell’ambito del Piano di risanamento dell’Ospedale. In data 11 agosto 2014 è stato sottoscritto, con tutte le organizzazioni sindacali mediche e con la UIL FPL del comparto, l’Accordo Quadro per la gestione della crisi aziendale che detta le ‘linee guidà degli interventi in materia di costo del lavoro da applicare a tutto il personale (sia medico che del comparto) dell’Ospedale ai fini del Piano di risanamento che dovrà essere finalizzato entro metà settembre e depositato unitamente alla versione definitiva della proposta concordataria». Così in una nota l’ospedale Fatebenefratelli. «L’Accordo Quadro, dopo aver preso atto degli interventi della Regione Lazio e della Proprietà per il superamento della crisi, prevede, in sintesi, la ricerca in via prioritaria di soluzioni »negoziate« per la riduzione del costo del lavoro come da Piano (14 milioni di EUR nel triennio 2014 – 2016), a fronte della rinuncia dell’Ospedale all’attivazione »unilaterale« di interventi di messa in mobilità (ex L. 223/91) del personale in esubero. Nello specifico, sul fronte degli organici, l’intesa quadro prevede l’attivazione, già nel 2014, di interventi di efficientamento organizzativo, di prepensionamento (per il personale in possesso dei necessari requisiti pensionistici), della »mobilità regionale« (ove possibile), degli ordinari strumenti di sostegno al reddito ed all’occupazione (cassa integrazione, mobilità »volontaria«, ecc.). Sul fronte, invece, dei trattamenti retributivi, al fine di garantire in ogni caso il raggiungimento degli obiettivi di Piano, l’intesa quadro prevede anche l’attivazione, in via sussidiaria, per tutto il personale (sia medico che del comparto), di interventi sui trattamenti retributivi, mediante eliminazione o sospensione di alcune voci contrattuali (soprattutto aggiuntive ed accessorie), sulla base di criteri di priorità e progressività nel tempo. L’intesa quadro presenta, infine, alcune soluzioni innovative per la gestione di una crisi aziendale, lasciando spazio a forme di incentivazione e partecipazione dei lavoratori ai risultati per meglio supportare gli obiettivi di risanamento e rilancio dell’Ospedale, nonché a forme di restituzione dei sacrifici dei lavoratori al termine del Piano nel caso in cui tali sacrifici interessino i trattamenti »minimi« della contrattazione collettiva di primo livello. »L’intesa quadro rappresenta un altro importante passo sulla difficile strada del risanamento e del rilancio dell’Ospedale – ha sottolineato Fra Giampietro, legale rappresentante dell’azienda ospedaliera – compiuto grazie al fattivo contributo ed al senso di responsabilità dei lavoratori e dei loro rappresentanti«. »L’Accordo Quadro – conclude la nota – è stato per ora sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali del personale medico (ANMRIS, AAROI-EMAC, ANAAO ASSOMED e ANPO, con le quali, in data 12 agosto, è stato siglato anche il relativo accordo attuativo di settore) e dalla UIL FPL per il personale del comparto. Si sta tuttavia ancora lavorando – e si continuerà a lavorare – per una auspicabile ricomposizione di un tavolo unitario, con anche la partecipazione di tutte le altre Organizzazioni Sindacali del comparto CGIL-FP, CISL-FP e UGL Sanità.
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