Equitalia: "Lazio secondo solo alla Lombardia per rateizzazioni fisco" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fisco, a Roma rateizzazioni record con 2,9 miliardi. Equitalia: “Il 76% delle richieste arriva da persone fisiche”

equitalia «Proseguono le iniziative di Equitalia per semplificare gli adempimenti fiscali. Nel 2015 cominceranno a essere notificate le cartelle con allegati i piani di rateizzazione precompilati del debito che possono essere concessi in base ai parametri previsti dalla legge. Il contribuente potrà scegliere di saldare in un’unica soluzione oppure aderire al piano di pagamento più adatto alle sue esigenze e alle sue disponibilità economiche. La Lombardia guida la ‘classificà delle regioni con oltre 384 mila rateizzazioni attive per un importo di 5,5 miliardi di euro, seguita dal Lazio (305.884 per un importo di 3,7 miliardi di euro), dalla Campania (265 mila per un importo di 3,2 miliardi di euro) e dalla Toscana (231 mila per un importo di 1,9 miliardi)». Così una nota di Equitalia. Dai dati di Equitalia risulta in oltre che nelle province del Lazio, nella capitale il numero di rateizzazioni ammonta a 212.481, per un valore di 2.936.749.490 euro. A Frosinone risultano 29.317 rateizzazioni, per un imoprto di 292.062.994 euro. A Latina sono 35.666 a scegliere la rateizzazione, per un totale di 290.697.485 euro. A Rieti 11.449, per un valore di 91.279.654 euro. Infine a Viterbo sono 16.971, per un totale di 127.344.754 euro. «Si tratta di un nuovo passo avanti per migliorare il rapporto con i contribuenti – prosegue la nota – che non dovranno più recarsi allo sportello o simulare il piano di ammortamento dal sito Internet, ma potranno avere a disposizione tutti gli elementi per decidere come pagare contestualmente alla notifica della cartella. La rateizzazione si conferma lo strumento più utilizzato dai contribuenti per pagare le cartelle. Nello scorso mese di luglio si è registrato il record di 156 mila richieste, con una media settimanale pari a circa il doppio di quella registrata nei primi sei mesi dell’anno. Ad oggi sono attive 2,4 milioni di rateazioni per un controvalore di 26,6 miliardi di euro. Più della metà delle riscossioni di Equitalia oggi avviene tramite il pagamento dilazionato. Circa 76,9% delle rateizzazioni in essere riguarda persone fisiche il restante 23,1% società e partite Iva. Considerando gli importi, il 65,9% è stato concesso a imprese e il 34,1% a persone fisiche. Il 70,8% delle rateizzazioni riguarda debiti fino a 5 mila euro – conclude la nota – il 26,2% debiti tra 5 mila e 50 mila euro e il 2,9% oltre 50 mila euro».

I dati sulle rateizzazioni delle cartelle esattoriali, che parlano di rate attive per 2,4 milioni di contribuenti per un controvalore di 26,6 miliardi di euro, sono la fotografia di un Paese stremato, ben oltre i soli effetti cagionati dalla crisi internazionale e dalla recessione interna: se così tante famiglie e aziende non riescono a onorare le scadenze con il fisco, vuol dire che tutto il sistema non funziona. Dilazionare i pagamenti dei tributi può essere utile, nell’immediato, per dare ossigeno in frangenti assai complicati, come può essere la perdita di un lavoro o una crisi aziendale. Tuttavia, le rate non fanno altro che rimandare l’appuntamento con i versamenti di imposte, denaro che lo Stato, prima o poi, pretende con tanto di interessi. La situazione di fronte alla quale ci troviamo, pertanto, impone una seria riflessione al governo e al Parlamento, in modo che sia avviato quanto prima un piano serio e concreto volto all’abbattimento della pressione tributaria». Lo dichiara in una nota il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati diffusi da Equitalia sulle rateizzazioni delle cartelle esattoriali.

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