Marino accusa: "Allagamenti colpa della gestione degli ultimi anni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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“Allagamenti causati da mancanza di manutenzione”. Il sindaco se la prende con gli ex vertici Acea

mausoleo allagatoLe foto del fossato del Mausoleo di Augusto allagato hanno fatto il giro del mondo. Bocchette per l’irrigazione guaste che hanno fatto riversare intorno ad uno dei monumenti più antichi di Roma litri di acqua proprio nel giorno in cui si celebrava il bimillenario dalla morte dell’imperatore. Una ‘cartolinà del tutto inedita che però non ha interrotto le visite guidate al monumento e non ha oscurato il successo delle altre iniziative in programma come, ad esempio, l’Ara pacis «a colori» che ha fatto registrare file di visitatori. Ma gli allagamenti, negli ultimi giorni, non hanno riguardato solo il Mausoleo. Ieri è toccato anche ad una piccola parte di piazza Navona, mentre a finire ‘sott’acquà lunedì e stato piazzale Flaminio, a due passi da piazza del Popolo. I guasti sono stati riparati grazie al rapido intervento dei tecnici Acea, ma il sindaco di Roma, Ignazio Marino, guarda alla radice del problema e tuona: «Non è accettabile che in una capitale europea si verifichino episodi del genere a causa di scelte strategiche fallimentari operate negli anni scorsi». Il punto debole, per il sindaco, è «la fragilità degli impianti, che espone la città al rischio di frequenti guasti, dovuta alla mancanza, in passato, dei necessari investimenti nella manutenzione della rete idrica cittadina». Ma il Campidoglio, rassicura il sindaco, sta «invertendo completamente la rotta, grazie alla linea di azione del tutto diversa del nuovo management di Acea che vuole puntare soprattutto sulla qualità dei servizi attraverso investimenti mirati e concreti nell’interesse di Roma». Parole alle quali i vertici di Acea si uniscono snocciolando le cifre degli investimenti messi in campo per il potenziamento della rete idrica e per la sua manutenzione. L’amministratore delegato di Acea Spa Alberto Irace ricorda che l’azienda ha definito «l’aumento di circa un terzo delle risorse da investire nelle reti idriche nei prossimi 4 anni, passando da 480 a 680 milioni di euro. Nel 2014 verranno stanziati, inoltre, 150 milioni, di cui il 50% per attività di manutenzione straordinaria. A seguire, fino al 2017, saranno investiti circa 180 milioni di euro all’anno, incrementando del 30% la media degli ultimi anni». Riportare gli oltre 12.000 chilometri di rete in perfetta efficienza richiederà, comunque, uno sforzo che Acea definisce «costante e paziente». «La complessità e la dimensione delle reti gestite da Acea e la tipologia degli interventi – aggiunge il presidente dell’azienda, Catia Tomasetti – necessitano di tempistiche adeguate, che siamo fermamente intenzionati a rispettare. Siamo pienamente consapevoli che ogni euro stanziato su questo fronte contribuisce ad aumentare la competitività del territori, a generare occupazione e a migliorare la qualità del sevizio reso ai cittadini di Roma». Investimenti importanti per scongiurare il rischio che strade e piazze storiche di Roma si trasformino in stagni o laghetti artificiali.

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