Idi, i lavoratori pronti a bloccare la macchina sanitaria | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Idi, a rischio stipendi. In 2mila contro i vertici: “Se non si risolve la vertenza, si blocca macchina”

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A rischio i prossimi stipendi dei 2.000 dipendenti dell’Idi. A lanciare l’allarme è lo stesso gruppo del settore sanitario finito all’asta per un crack da 600 milioni di euro. Un gruppo di lavoratori ha fatto visita questa mattina ad Equitalia ed Inps senza però avere rassicurazioni sul debito contratto dalla proprietà con l’ente assistenziale. «Se non abbiamo certezze in questo senso, si blocca tutta la macchina gestionale sanitaria e ospedaliera – sottolineano i lavoratori del Gruppo Idi – con un danno incalcolabile poichè la Regione Lazio non potrà sbloccare i pagamenti delle somme scadute e dovute al Gruppo Idi per le prestazioni rese nei mesi di aprile, maggio e giugno. Questa situazione va risolta entro questa settimana». Intanto, lunedì prossimo ci sarà una riunione sindacale per discutere della questione e delle prossime iniziative, tra le quali anche una manifestazione sotto le sedi di Inps, Equitalia e Regione Lazio. «Ai Commissari e alla Governance del Gruppo Idi – continuano i lavoratori – chiediamo di sollecitare le istituzioni al mantenimento degli impegni presi. È una situazione incomprensibile ma lotteremo per il nostro futuro e quello di 2.000 famiglie. Se entro lunedì la questione non sarà chiarita attiveremo ogni strumento lecito e autorizzato, ma manifesteremo per avere il rispetto da parte delle istituzioni».

«Dopo aver avuto rassicurazioni che tutto era in fase di definitiva soluzione e autorizzazione da parte di INPS e Equitalia, oggi, vista la latitanza e la mancanza di risposte positive definitive, una Delegazione di Lavoratori in rappresentanza e su istanza di 2.000 dipendenti ha deciso di recarsi presso gli Uffici centrali dell’INPS e di Equitalia. Nessuna informazione certa e chiarimenti in merito al rilascio della Autorizzazione da parte di Equitalia e INPS del debito che la Picfic ha nei confronti dell’Istituto Previdenziale». Così in una nota il gruppo Idi Sanità. «Se non abbiamo certezze in questo senso, si blocca tutta la macchina gestionale sanitaria e ospedaliera – sottolineano i lavoratori del Gruppo IDI – con un danno incalcolabile…poichè la Regione Lazio non potrà sbloccare i pagamenti delle somme scadute e dovute al Gruppo Idi per le prestazioni rese nei mesi di aprile, maggio e giugno. Questa situazione va risolta entro questa settimana, ricorda il Portavoce in rappresentanza della Delegazione dei 2.000 dipendenti del Gruppo Idi. Intanto le organizzazioni sindacali fanno sapere che hanno indetto per lunedì 25 prossimo un intersindacale allo scopo di fare chiarezza sullo stato dell’iter della pratica, evidenziando, fin da subito, che sono disposti già dalla sera stessa a manifestare sotto le sedi di INPS – Equitalia e Regione Lazio, adottando tutte le iniziative atte a sbloccare la situazione. Ai Commissari e alla Governance del Gruppo IDI chiediamo, ricorda il portavoce,di sollecitare le Istituzioni al mantenimento degli impegni presi. È una situazione incomprensibile, conclude il portavoce dei lavoratori, ma lotteremo per il nostro futuro e quello di 2.000 famiglie. È dallo scorso marzo 2013 che stiamo lavorando duramente e con forte impegno reciproco con la gestione commissariale e con la loro Governance. E ora nessuno potrà fermarci. Se entro lunedì la questione non sarà chiarita attiveremo ogni strumento lecito e autorizzato, ma manifesteremo per avere il rispetto da parte delle Istituzioni».

 

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