Il sindaco firma ricorso al Tar per difendere ospedale Amatrice | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ospedale Amatrice, il sindaco Pirozzi firma il ricorso al Tar. La Regione: “Nessuna riduzione di servizi”

AmatriceIl sindaco di Amatrice (Rieti) Sergio Pirozzi ha firmato stamani una delibera per impugnare di fronte al Tar il decreto del commissario straordinario alla Sanità che, tra le altre cose, riconverte in Casa della Salute il locale ospedale ‘Grifonì. Lo stesso, a quanto riporta Pirozzi, sta facendo il sindaco di Acquapendente (Viterbo) Alberto Bambini che si trova in una simile situazione. Ad Amatrice stasera si voterà se indire o meno un referendum per lasciare il Lazio in polemica con le scelte sanitarie della Regione. «Non ci sarà nessun taglio nè riduzione dei servizi. La polemica in merito al futuro dell’ospedale di Amatrice non ha motivo di esistere perchè verranno comunque garantiti ai cittadini i medesimi livelli di assistenza previsti per i presidi nelle zone disagiate». È quanto afferma la Regione. Questa sera il consiglio comunale di Amatrice voterà sul referendum consultivo per la secessione dal Lazio, in polemica con la decisione della Regione di convertire il locale ospedale ‘Grifonì in Casa della Salute. «La Regione Lazio – si legge in una nota della Cabina di Regia sulla sanità – segue con particolare attenzione la sanità reatina e garantisce che non ci sarà nessun taglio ne riduzione dei servizi, nonostante le norme restrittive contenute nel regolamento di attuazione della legge statale 135/12, che definisce gli standard qualitativi di tutte le strutture sanitarie presenti nel paese emanato lo scorso 5 agosto, cioè dopo l’approvazione dei programmi operativi regionali. A conferma di questa attenzione già nei programmi operativi approvati il 25 luglio la Regione mantiene nell’ospedale del capoluogo, Rieti, il punto nascita come unità di I livello in grado di assistere parti a medio rischio e neonati con patologia intermedia, nonostante i numeri previsti dal regolamento degli standard qualitativi per strutture di questo tipo. Questo è solo un esempio – continua la nota – perchè verrà adottato lo stesso criterio per tutte le altre specialità presenti nell’ospedale e che dunque non subiranno tagli di alcun genere. In virtù di questo impegno la polemica di questi giorni in merito al futuro dell’ospedale di Amatrice non ha motivo di esistere perchè nella struttura verranno comunque garantiti ai cittadini i medesimi livelli di assistenza previsti per i presidi nelle zone disagiate così come già esposto alla Commissione Sanità dell’Amministrazione Comunale di Amatrice» conclude la Regione.

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