Italia Alimentare, incontro in prefettura dopo la chiusura dello stabilimento | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Italia Alimentare, vertice in Prefettura sulla chiusura dello stabilimento di Paliano all’insaputa dei lavoratori

 

Un passaggio della linea produttiva

Un passaggio della linea produttiva

Vertice stamattina in Prefettura e Provincia a Frosinone sulla chiusura dello stabilimento dell’Italia Alimentari a Paliano, in Ciociaria, dove circa cinquanta lavoratori rischiano di restare senza lavoro. Per quaranta dei cinquanta in roganico è stata richiesta la procedura di mobilità. Il prefetto Emilia Zarrilli, accogliendo la richiesta dei sindacati, ha incontrato il commissario della Provincia Giuseppe Patrizi,il vicesindaco di Paliano Valentina Adiutori, il Consigliere comunale di Paliano Maria Grazia D’Aquino, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Poco prima si era svolta una riunione al palazzo della Provincia. Durante l’incontro è stato chiesto l’intervento del prefetto dopo la decisione dell’azienda di trasferire macchinari e tecnologie dallo stabilimento di Paliano. «La situazione venutasi a creare a Paliano – dice il commissario dell’ente provinciale, Giuseppe Patrizi – deve essere approfondita con la massima celerità. Ci troviamo di fronte a un caso che somma i gravissimi problemi della perdita di circa cinquanta posti di lavoro a circostanze che sfuggono, per gli elementi a nostra disposizione, alle regole se non, addirittura, a qualsiasi logica». Secondo Patrizi «si tratta di una realtà industriale che non ha mai manifestato problemi negli ultimi anni, che non ha mai fatto ricorso alla Cassa integrazione per i lavoratori di Paliano e che, stando alle informazioni in nostro possesso, ha addirittura chiesto turni di straordinario nei mesi di giugno e luglio scorsi, prima delle ferie. Riteniamo quindi – conclude – di dover approfondire la vicenda, verificando se in origine l’insediamento di Paliano abbia goduto di finanziamenti pubblici»

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