Fiumicino, lo squalo abbocca all’amo del baby-pescatore

Una gita in barca, l’idea di un pomeriggio di pesa con i nonni. Daniele, ragazzino di 8 anni di Ostia, non pensava di diventare la notizia di un sabato agostano. E’ stato lui a catturare uno squalo: un cucciolo di pescecane di oltre un metro di lunghezza, con i denti aguzzi e per i possenti colpi di coda. Nell’estate degli avvistamenti, 5 in un mese, è stato lui a prenderlo. Figlio di un dipendente dell’Alitalia e già diverse esperienze nei mari esotici. Il contatto però è avvenuto a tre miglia al largo rispetto alla foce del Tevere, dove i suoi nonni si concentrano per pescare tonnetti, maccarelli, palamidi. A un certo punto Daniele sente tirare la canna: pensava a un piccolo esemplare visto che non avvertiva strappi, invece la sorpresa. Qualche attimo di paura  e la canna che passa a uno dei due nonni-pescatori. Un paio di colpi di coda contro la fiancata della barca e l’animale che sparisce libero nelle acque. Un incontro che comunque conferma la singolarità della stagione in fatto di incontri ravvicinati con gli squali e la psicosi che si è diffusa tra i bagnanti che frequentano le spiagge di Ostia e Fiumicino. Il primo contatto c’era stato il 17 luglio, proprio al largo come nel caso di Daniele, quando un piccolo di squalo mako, era rimasto allamato nelle lenze per tonni calate da una coppia di pescatori partecipanti al contest ”Big Red” di Ostia, riuscendo poi a districarsi e a riguadagnare la libertà. Più affollato e, soprattutto, più fotografato l’avvistamento di lunedì 11 agosto tra gli stabilimenti balneari ”La Marinella” e il ”V-Lounge” con migliaia di bagnanti costretti a uscire dall’acqua. Il 13 agosto, poi, due diversi avvistamenti di fronte ai “Cancelli” di Castelporziano. Infine lunedì scorso uno squalo era apparso alle sei del mattino all’altezza di piazzale Magellano.