Totti e il fioretto per lo scudetto alla Roma: "Niente gelato" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Promessa-fioretto di Totti: “Se la Roma vince lo scudetto, niente gelato per un anno”

totti gelatoIl campionato non è ancora iniziato, ma è già tempo di promesse e scommesse. Affinché le speranze si trasformino in gloria. Se l’anno scoro fu il sindaco Ignazio Marino a proporre lo strip tease in caso di vittoria dello scudetto della Roma, stavolta è il capitano giallorosso Francesco Totti ad osare. Niente spogliarello in stile Sabrina Ferilli nel 2001 al Circo Massimo, ma una cosa più casta che si sposta sul campo della golosità. «A cosa sarei disposto a fare a meno per lo scudetto? Dipende a cosa devo rinunciare. La Nutella? Facciamo il gelato per un anno». Eccolo il fioretto del numero 10, a pochi giorni dall’inizio della Serie A. Il capitano della Roma, che sabato sarà in campo contro la Fiorentina, parlando a ‘Roma Radio’ spera di confermare i successi dell’anno scorso: «Aspettative per la nuova stagione? Spero siano positive, cercheremo in tutti i modi di ripeterci, anche se non è semplice, cercheremo di fare cose belle e positive

Rudi Garcia è una bella persona, fa spogliatoio, tiene tutti sulla stessa spina – ha aggiunto Totti, a ‘Roma radiò, la nuova emittente ufficiale giallorossa che trasmette dall’interno del Centro sportivo a Trigoria -. Garcia ha voglia di fare bene, spero di riuscirci insieme. È stato bravo a ribaltare una situazione complicata, molto difficile, visto che venivamo da due anni bruttissimi. È arrivato in punta di piedi, ma è riuscito a capire subito l’ambiente, mettendo in campo una squadra che ha fatto bene«. Squadra in cui per il 23/o anno di fila giocherà Totti, l’unica bandiera rimasta nel calcio italiano. »Da quando ho cominciato è cambiato il fatto che purtroppo sto invecchiando – sottolinea – ma il calcio resta la mia passione, il mio divertimento, è tutto. Sono contento di quello che ho fatto, anche se prima c’era più divertimento, ora è differente. Oggi in campo il gioco è più fisico, meno tecnico, purtroppo sono cambiate tantissime cose, prima mi divertivo di più. La voglia, però, c’è sempre, altrimenti non starei qui, ho ancora voglia di giocare e divertirmi, e quando non ci sarà più la passione sarò il primo a mettermi da parte«. E chissà che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, Totti non decida di raccontare la sua vera storia in giallorosso. »Nella Roma in 23 anni sono cambiate tante cose: presidenti, allenatori, giocatori. Ho visto passare di tutto, potrei scrivere un libro, magari lo farò«. Intanto, però, continuerà a guidare in campo una Roma che anche quest’anno ha inserito in rosa diversi ventenni: »I nuovi giovani? Le impressioni sono buone, però sappiamo tutti che a questa età bisogna rimanere con i piedi per terra, crescere con tranquillità e serenità, ma dipende anche dal loro atteggiamento – conclude Totti -. Il calcio, però, come dicevo è cambiato, anche i giovani di prima non sono come quelli di oggi. Ai miei tempi si stava più sull’attenti, adesso si prendono un pò più di spazio«.

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