Omicidio all'Eur, donna decapitata nel giorno maledetto di Leonelli | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio all’Eur, il giorno maledetto di Leonelli e l’ultimo addio a Oxana: per lei solo donne ucraine

oxanaoksanaLa colf ucraina e il giovane italiano si sono incontrati per l’ultima volta in un giorno che per lei era una domenica qualsiasi, ma per lui il 24 agosto, una data maledetta. Oksana Martseniuk è stata massacrata con oltre 40 coltellate e decapitata da Federico Leonelli nel secondo anniversario della morte della compagna di una vita del giovane. Una ricorrenza nefasta che l’anno scorso l’aveva visto colpito da una crisi psichica gravissima a Berlino, fino a subire un ricovero forzato. L’ossessione del giovane informatico per il 24 agosto è stata confermata dall’avvocato della famiglia Leonelli, Giuseppina Tenga, sulla base dei racconti della sorella dell’assassino dell’Eur. Il quale fin da adolescente aveva una patologia mentale che l’aveva portato a essere curato prima sotto controllo medico e poi acquistando psicofarmaci su internet senza prescrizione. Domenica scorsa, il 24 agosto appunto, il destino della 38enne Oksana si è incrociato in modo orribile con quello di Leonelli, che da qualche tempo viveva nella villa del datore di lavoro della colf, Giovanni Ciallella. «Non mi ha mai parlato di quel ragazzo, era arrivato da poco e io non la vedevo dal primo maggio, dalla festa per il mio 50esimo compleanno – racconta tra le lacrime Halyna Hrynchuk, anche lei ucraina, amica di Oksana -. Poi sono andata in Ucraina per un periodo e non l’ho più sentita. Perchè questa morte così brutta? Era una persona meravigliosa». Nella chiesa ucraina uniate (cattolica di rito bizantino) del Rione Monti, nel centro di Roma si è tenuta una messa di suffragio per la colf assassinata. Alla funzione quasi solo donne ucraine di tutte le età, alcune decine in tutto. Molte badanti o domestiche, come Oksana e Halyna. «Era una gran lavoratrice – racconta quest’ultima – in Ucraina faceva l’insegnante, in Italia ha fatto 6 anni la baby sitter nel Viterbese con due gemelli prima di venire a Roma, circa un anno fa. Voleva risparmiare per comprare una casa in Ucraina alla figlia Anastasia, che ha 12 anni e vive con la nonna, anche lei insegnante in pensione. Era divorziata dal marito». Oksana sarà riportata in Ucraina a spese del suo datore di lavoro, ha detto l’amica, che l’accompagnerà con sua sorella e una cugina della vittima che vive nel Viterbese. L’unica parente in Italia. Sul fronte delle indagini resta da chiarire la dinamica dell’uccisione di Leonelli da parte della polizia. La scientifica esaminerà i filmati delle telecamere piazzate sia all’interno che all’esterno della villa di via Birmania. Altre risposte verranno dagli esami balistici. Si attende poi l’esito degli esami tossicologici sul corpo del giovane e dell’analisi del suo computer, oltre a chiarimenti sulla provenienza dei coltelli usati da Leonelli per massacrare Oksana il 24 agosto.

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