Ostia e il canale dei pescatori insabbiato. Le accuse di Labur | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, Labur accusa: “Al canale dei pescatori la sabbia barattata”. Le amnesie del Municipio

canale pescatori ostiaUn canale insabbiato e la sabbia usata come baratto. Accade al lido dei Pescatori, a Ostia. Le barche non riuscivano più a raggiungere il mare. E gli uomini della Polizia locale sequestrarono l’area, bloccando i lavori di rimozione della sabbia. Un discorso di legalità, diceva Antonio Caliendo. Per l’assessore ai Lavori pubblici del Municipio X la sabbia andava messa sul lato destro della spiaggia non smaltita, come fatto dall’azienda che gratuitamente si era offerta per i lavori. Invece, secondo il Laboratorio di Urbanistica (Labur), la sabbia veniva utilizzata per scopi privati dalla Beton Lido di Ostia Antica: non solo dragando la foce del canale, ma trasportandola altrove per riutilizzarla in altri processi produttivi. Tutto scritto nero su bianco in un documento di cui Labur è in possesso: è la convenzione tra il X Municipio e la Beton Lido,  firmata dall’ingegner Paolo Cafaggi. Il documento è chiaro e dice l’esatto contrario di quanto riferito da Caliendo: “La società Beton Lido 2000 srl, con la firma del presente atto, si impegna ad eseguire il servizio per le opere di dragaggio e allontanamento delle masse sabbiose” e prosegue affermando che “dopo adeguato trattamento, le stesse potranno essere riutilizzate nell’impianto della stessa Società nel rispetto delle vigenti Leggi in materia”. All’articolo 5 della convenzione la spiegazione: “Le sabbie escavate saranno trasportate presso il proprio impianto dove, dopo aver subito trattamenti di lavaggio per l’eliminazione dei componenti salini, saranno messe a decantare per un periodo di 60/90 giorni per poi essere riutilizzate nelle lavorazioni di conglomerati cementizi come previsto dalle leggi vigenti”. E la domanda sorge spontanea: perché l’assessore ai Lavori pubblici afferma il contrario? L’azienda era in regola e lavorava gratis perché guadagnava con la sabbia reimpiegata per fare cemento. E’ il Municipio a essere in difetto. Perché la sabbia non è un bene di baratto, soprattutto se sottratta alle opere di ripascimento delle spiagge come richiesto dalla Regione Lazio. La promessa di Labur è una denuncia alla procura.

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