Ebola, Zingaretti: "Orgogliosi che il siero sia prodotto a Pomezia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ebola, il siero prodotto all’Irbm di Pomezia. Zingaretti: “Orgogliosi di questa eccellenza”

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Nasce a pochi passi da Roma il primo vaccino contro l’Ebola che sarà sperimentato nelle prossime settimane negli Usa e poi in Gran Bretagna. Le oltre 10 mila dosi previste per la sperimentazione e l’eventuale utilizzo sul campo, saranno realizzate nei prossimi due mesi a Pomezia, negli stabilimenti di Okairos/Advent, presso l’IRBM Science Park. Solo qui, dove è stato concepito, Chad3Ebola-Zaire (questo il nome tecnico) può essere realizzato. «Siamo gli unici in grado di produrlo. Lo realizzeremo e lo invieremo, via aerea in contenitori refrigerati e controllati, negli Usa e dove sarà necessario», ha spiegato Riccardo Cortese, ceo Okairos, azienda venduta a GlaxoSmithKline lo scorso anno per 250 milioni di euro. «Abbiamo lavorato 5 anni a questo vaccino — ha continuato — e quando abbiamo capito che era maturo per poter essere testato sugli animali, ci siamo rivolti all’unico laboratorio al mondo dove è possibile fare esperimenti con il virus ebola, visto che in Europa non si può fare. Così abbiamo cominciato a collaborare con i National Institutes of Health: inviavamo loro i vaccini prodotti negli stabilimenti di Pomezia e Napoli per la sperimentazione sugli animali». La forza di Okairos è una piattaforma tecnologica brevettata, flessibile che è stata utilizzata per creare vaccini prima inesistenti. «Abbiamo venduto questa tecnologia alla Gsk, che ne ha oggi la proprietà, ma restiamo gli unici a poter produrre questo vaccino. Tutte le dosi, quelle che saranno sperimentate in Usa e Gb e quelle che, nel caso, andranno in Africa, saremo noi a realizzarle», dice Cortese che dirige l’azienda dalla sede centrale di Basilea. «Il siero Antiebola proviene ed è prodotto dai laboratori della IRBM Science Park di Pomezia. Orgogliosi di questa eccellenza italiana nel Lazio. Orgogliosi di averli sostenuti, grazie ad un finanziamento di Cnr, Istituto Superiore di Sanità e la stessa IRBM, per la ricerca sulle malattie rare. Continueremo così perchè crediamo nel Lazio. Questa è l’Italia che ci piace». Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Gli investimenti nella ricerca contribuiscono a raggiungere risultati come quello del siero antiebola, prodotto alla Irbm Science Park di Pomezia. Sapere che anche grazie al sostegno della Regione Lazio si sia arrivati a questo importante risultato è la conferma che stiamo andando nella giusta direzione con investimenti già in essere come il bando 2014-2015 proprio sulla Ricerca e il protocollo d’intesa firmato lo scorso giugno con il Cnr. Mi unisco, dunque, alle congratulazioni del presidente Zingaretti al team dell’Irbm Science Park di Pomezia». Lo dichiara in una nota il vicepresidente della Regione Lazio e assessore alla Ricerca, Massimiliano Smeriglio.

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