Papa Francesco scrive ai partecipanti del match per la pace: "Buona partita" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Partita della pace, l’augurio di Papa Francesco. All’Olimpico anche Maradona e Messi insieme

papa francesco maglia calcio

Mentre il mondo offre scenari di guerra, Papa Francesco ‘giocà la sua partita della pace. Domani sera allo stadio Olimpico i fuoriclasse di ieri e di oggi, da Maradona a Messi, da Roberto Baggio a Totti, Zidane, Ronaldinho, Del Piero e Buffon, si sono dati appuntamento per la ‘Partita Interreligiosa della Pacè. A volere questa partita è stato il Pontefice in persona, e non solo a causa del suo amore per il ‘futbol’ ma anche, e soprattutto, perchè lo sport più amato del pianeta è uno strumento formidabile per lanciare messaggi positivi a un mondo che ne ha disperatamente bisogno, visto che proprio il Papa di recente ha parlato di terza guerra mondiale in corso. Oltretutto, un segnale di Maradona o Messi, che per la prima volta giocheranno per qualche minuto insieme, potrà valere più di mille parole. In campo, e prima nell’udienza che, alle ore 16, il Papa concederà nella sala Nervi ai protagonisti del match benefico, ci saranno tanti elementi di varie nazionalità, ma non tutti perchè c’è stato chi ha rifiutato l’invito, come l’egiziano Abou Treika, impegnato anche politicamente nel suo paese e non disposto a condividere la scena con il «sionista» – come lo ha definito – Benayoun. Non tutti quindi hanno colto il significato di questa iniziativa di cui è stato artefice pratico un connazionale di Francesco, la bandiera interista Javier Zanetti che con la sua Fondazione Pupi promuove programmi di assistenza e di adozione a distanza. Ma tra buddisti, cattolici, protestanti, evangelici, musulmani, ebrei e shintoisti domani più che una partita sarà un’autentica festa della pace e della tolleranza.

«La partita interreligiosa per la pace manda proprio in questi giorni tormentati un messaggio controcorrente. In un’ampia fascia geografica dall’Africa al vicino Oriente la religione sta assumendo il ruolo di cemento unificante di movimenti violenti e intolleranti che portano morte e distruzione. La religione deve essere invece strumento di vita e costruzione di una società e di un mondo migliore». Lo scrive in un messaggio il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni. «Le diversità religiose devono poter significare ricchezza di valori. Mentre vediamo tutto questo calpestato e offeso, è una consolazione vedere un evento simbolico, come questa partita, mandare segnali opposti – aggiunge -. Che persino questo sia difficile da realizzare e sollevi opposizione, l’abbiamo purtroppo visto nei giorni scorsi. Ma questo deve dare forza per andare avanti piuttosto che recedere. Ringrazio pertanto tutti gli organizzatori e i giocatori e auguro pieno successo alla manifestazione».

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