Fatebenefratelli, i vertici dell’ospedale, i sindacati e la Regione: tutti convocati dal prefetto

 I vertici dell’ospedale Fatebenefratelli, la Regione Lazio e le organizzazioni sindacali regionali (Fp Cgil, Cisl Fp ed Ugl sanità Lazio) sono stati convocati dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, per avviare le procedure amministrative di raffreddamento e conciliazione della vertenza nei confronti del nosocomio, in vista della proclamazione di uno sciopero generale entro questo mese. La data della riunione è stata fissata per giovedì 11 settembre alle ore 16. La convocazione è avvenuta in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale dell’ospedale Fatebenefratelli, per la piena contrarietà al Patto di risanamento predisposto dall’Amministrazione e sottoscritto, lo scorso 12 agosto, da una sola sigla sindacale, la Uil. Con l’accordo, così come è stato ratificato, «vengono caricati completamente sulle spalle del personale 14 milioni di euro da detrarre dal salario per far fronte alla mala gestione della struttura – si legge nella lettera inviata da Fp Cgil, Cisl Fp e Ugl al prefetto – che si mormora abbia prodotto un buco finanziario nelle casse del Fatebenefratelli di 270 milioni di euro». «Prosegue lo stato di agitazione del personale fbf – dichiara ad Omniroma il segretario generale di Fp Cgil Natale Di Cola – lunedì 8 settembre alle ore 10 è indetta l’assemblea generale dove si decideranno ulteriori forme di lotta. L’11 settembre è invece previsto l’incontro con il prefetto per esperire il tentativo di conciliazione. Se l’esito sarà negativo, proclameremo una giornata di sciopero che si svolgerà nel mese di settembre. Ci preoccupa il silenzio della Regione Lazio e della Proprietà dell’ospedale – conclude – che non fa ben sperare per una buona risoluzione della vertenza».