Stadio Roma, per Pallotta la doppia proprietà è "questione ridicola" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Stadio Roma, per il presidente Pallotta: “La doppia proprietà è una questione ridicola”

pallottaLa problematica legata alla proprietà del nuovo stadio è totalmente ridicola. A questi livelli c’è una problematica finanziaria quindi c’è la proprietà e c’è il club, sono società diverse ed è l’unico modo attraverso il quale si può finanziare un progetto del genere». Sono le parole del presidente della Roma, James Pallotta, alla vigilia dell’atteso via libera da parte del Comune (con tanto di attestato di ‘pubblica utilita« dell’opera) sul progetto dello stadio a Tor di Valle. »Non ha alcun senso per il gruppo di proprietà vendere lo stadio dopo due anni, sarebbe assurdo – aggiunge Pallotta ai microfoni di ‘Roma Radiò -. Questo tipo di accordo per lo stadio è la cosa migliore per la Roma, che attualmente paga 8 milioni di euro all’anno per l’affitto dell’Olimpico. Quando sarà costruito lo stadio i costi scenderanno a 2 milioni, quindi a beneficio del club. Non c’è nessuna razionalità nei commenti che criticano una struttura proprietaria di questo tipo, che è necessaria per il finanziamento«Sul tema della doppia proprietà, una per la gestione del nuovo impianto che sorgerà a Tor di Valle e l’altra legata esclusivamente alla Roma, si è poi soffermato anche il braccio destro del presidente Pallotta, ovvero Mark Panness, che sarà il manager a capo del progetto stadio. «Se si finanzia privatamente un’opera, allora i finanziatori vogliono avere delle garanzie e vogliono che siano separati appunto club e stadio con due società diverse – la precisazione del dirigente statunitense -. Capiamo che possano esserci delle preoccupazioni, ma è un meccanismo legale e finanziario. Ci sarà un affitto di 30 anni e possiamo tenerlo a tassi sicuramente migliori. Perchè pagare un affitto? Per il mutuo, stiamo prendendo in prestito bei soldi per questo progetto e dobbiamo restituirli». Soldi che non peseranno sulle casse di Trigoria: «Sicuramente non vogliamo caricare un debito del genere sul bilancio del club, così si va a salvaguardare la squadra» assicura il presidente Pallotta, prima di sottolineare di essere «fiducioso per domani». «Sappiamo di aver presentato un grandissimo progetto, non solo per Roma ma per l’Italia intera – ribadisce -. Domani ci aspetta un grande giorno. Ci piacerebbe che tutto procedesse velocemente, ma sappiamo che c’è ancora parecchio da fare. Sapevamo sarebbe stato complicato, ma non vediamo l’ora di andare avanti. L’intero progetto supererà il miliardo di euro, e non ci sarà alcuna speculazione edilizia». Titoli di coda sulle aspirazioni future: «Sono estremamente ottimista sul nostro progetto che riguarda i prossimi 20-30 anni. Non ho alcuna intenzione di mollare, a meno che qualcuno non mi butti nel fiume (scherza, ndr). Ribadisco, questo è solo l’inizio – promette Pallotta ai tifosi della Roma -. La gente capisce lo sforzo che stiamo facendo: vogliamo fare della Roma il più grande club al mondo. Questo richiede parecchio lavoro, è un progetto ambizioso, ma è il nostro obiettivo e nessuno di noi sarà soddisfatto fin quando non lo avremo raggiunto».(

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