Zingaretti promette 7 milioni per internazionalizzazione imprese | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Crisi, il rimedio di Zingaretti è l’internazionalizzazione delle imprese: in arrivo 7 milioni

nicola-zingarettiRestringere il gap tra il contributo del Lazio al Pil italiano e l’incidenza delle sue esportazioni, lanciando nel mondo le imprese laziali con un investimento di 7,6 milioni di euro per due nuovi bandi e altre iniziative. È l’obiettivo dei nuovi interventi di «Lazio International», il piano di internazionalizzazione della Regione Lazio, presentati oggi nella sala Tirreno del palazzo della giunta, dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive Guido Fabiani. Tra gli interventi illustrati gli avvisi da 5 milioni di euro finalizzato a sostenere le iniziative per l’internazionalizzazione proposte direttamente dalle imprese del Lazio in forma aggregata, e da 2,2 milioni per una manifestazione di interesse rivolta al sistema camerale e alle associazioni di categoria per coinvolgere le imprese in percorsi di internazionalizzazione e promuovere il sistema produttivo regionale. Nel pacchetto di misure proposte dalla Regione per promuovere il made in Italy in chiave anticrisi anche 200mila euro per sostenere, insieme a Fiera di Roma, il primo Vino Forum Trade del Lazio, e altri 200mila per attivare i primi master per l’internazionalizzazione delle imprese attraverso la formazione di nuovi manager in convenzione con l’Agenzia Ice. 50 invece i milioni in 4 anni, di cui 11,4 solo per il 2014, stanziati complessivamente dalla Giunta regionale, al fine di incrementare la competitività e fare sistema collegando start up, reti d’impresa, ricerca e innovazione, trasferimento tecnologico. Soddisfatto il presidente Zingaretti: «È un successo straordinario, oggi la regione è stata invasa da oltre 950 imprenditori, che hanno risposto all’appello sui nuovi bandi per l’internazionalizzazione, dove un anno fa il Lazio aveva zero centesimi su questo importante pezzo per l’aiuto alle imprese, mentre oggi, con questi bandi diversi milioni di euro per aiutare le piccole e medie imprese del Lazio ad essere più forti nel mondo». La cosa più bella, nota, «è che le imprese hanno risposto e stiamo vincendo la scommessa di dimostrare che lo stato innovatore può esistere solo un anno e mezzo fa questa era la regione un pò Cenerentola d’Italia, simbolo del malaffare e della distanza dalla vita, oggi vedere la regione Lazio piena di persone che producono ricchezza è davvero il modo migliore di aprire quest’anno politico». «Con questi bandi – ha spiegato Fabiani – inauguriamo in maniera ancora più incisiva le azioni che intendiamo mettere in piedi per attuare una politica di sviluppo complessivo. Noi dobbiamo restringere il gap tra il contributo della Regione Lazio alla formazione del Pil nazionale rispetto al contributo in termini di esportazioni». Il Lazio, ha aggiunto, «ha avuto negli ultimi tempi una flessione considerevole nel complesso anche se nel 2014 i settori farmaceutico, dello spazio, della chimica e dell’agroalimentare hanno mostrato tendenze positive, ma complessivamente la situazione non è in crescita e spetta a noi invertire questa tendenza». «Noi vogliamo – prosegue – abbandonare i finanziamenti a pioggia, mettendo in piedi una politica di valutazione delle iniziative, per valorizzare le migliori esperienze, perché siano di traino di tutto il sistema. L’obiettivo è – chiosa – intercettare la domanda in crescita dei Paesi emergenti e delle economie più dinamiche al livello internazionale, come la Cina».

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