Sanità, sindacati pronti al confronto per la riforma del sistema Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Sindacati pronti al confronto con Zingaretti sulla riorganizzazione della sanità

sanità-lazio-zingaretti«Il decreto 259 di agosto 2014 del governatore Zingaretti in merito alla riorganizzazione del panorama sanitario regionale sulla base degli atti di indirizzo dettati ad Asl, aziende ospedaliere e Irrcs avrebbe voluto un confronto antecedente alla stesura del documento tuttavia, siamo disponibili a un confronto successivo su tematiche inerenti a quello che sarà il nuovo panorama dell’offerta sanitaria sul territorio anche in riferimento al personale assegnato». Lo riporta una nota della Segreteria provinciale di Roma di Fials: «Infatti sulla base di principi ispiratori riportati nel decreto e che competono a concetti quali ‘la piena assunzione della responsabilità pubblica nella tutela della salute dei cittadini, l’universalità e l’equità di accesso ai servizi sanitari per tutte le persone presenti sul territorio regionale, la globalità di copertura in base alla necessità assistenziale di ciascuno, secondo quanto previsto dai livelli essenziali di assistenzà, sarebbe importante – sottolinea la nota – instaurare un tavolo di confronto su quello che sarà il nuovo assetto e non solo a livello aziendale ma, in linea di principio, a livello istituzionale con la Cabina di regia e la presidenza su questioni che riteniamo complesse oltre che fondamentali. È centrale infatti anche da parte della Regione interagire con le parti sociali su questioni relative a quella che viene individuata cine razionalizzazione del numero complessivo dei dipartimenti, da attuare contestualmente alla riorganizzazione della rete di offerta secondo modalità organizzative innovative delle Uoc (Unità operative complesse) e delle Uos (Unità operative semplici). E spiegando nel dettaglio cosa si intende per l’istituzione di dipartimenti che aggregano almeno 6 Strutture operative (complesse e 7semplici dipartimentali), di cui almeno 4 complesse. In virtù di questi argomenti – conclude la nota – aspettiamo che la Regione convochi la Nostra Organizzazione a sostegno delle tesi riportate».

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