Tpl, l'assessore a tutto campo: Improta inizia a pensare all'addio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

L’assessore a tutto campo: Improta spiega la sua azione per il tpl e inizia a pensare all’addio

Guido Improta

Guido Improta

Dall’apertura della prima tratta della metro C all’approvazione del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu) passando per la garanzia di risorse certe per Atac. L’assessore ai Trasporti di Roma Guido Improta ha chiari i suoi obiettivi e senza mezzi termini o timori di sorta annuncia: «So che devo lavorare altri due o tre mesi per consolidare questi risultati. Dopodichè a gennaio 2015 valuteremo insieme il percorso da fare. I risultati o si raggiungono o no. Se non li avrò raggiunti sarà io che me ne andrò via». Le sue parole cadono in un momento delicato per il tpl della Capitale a cui, stando ai calcoli del Campidoglio, mancano almeno 100 milioni nel 2014 per poter funzionare. Solo qualche giorno, infatti, fa il sindaco di Roma Ignazio Marino aveva lanciato l’SOS: «Al di sotto di 240 milioni di euro (140 dei quali sono già stati dati dalla Regione) ci troveremmo ad ottobre in difficoltà per pagare gli stipendi degli dipendenti dell’Atac». L’attesa, su questo fronte, è per il tavolo inter-istituzionale con il Governo che dovrebbe riunirsi entro il 20 settembre. E oggi Improta avverte: «Non si può dire il piano di rientro va bene ma la questione dei trasporti se la devono vedere Roma Capitale e la Regione, altrimenti vuol dire che c’è un problema con il piano di rientro di Roma Capitale». Ma al tavolo della Uil, da cui parla l’assessore, il convitato di pietra non è solo Palzzo Chigi, ce ne sono diversi. «Abbiamo posto delle questioni sia al Governo, sia alla Regione – continua -. La Campania ha una situazione analoga al Lazio e qui succede che dell’11% di risorse nazionali oltre il 50% viene devoluto a Napoli. A Roma di quell’11% arriva solo il 26%. Per questo io non posso essere considerato un pazzo: i 140 milioni dati dalla Regione a Roma sono insufficienti». Quanto al suo incarico nella giunta Marino chiarisce: «Non posso dettare le condizioni: me le dà il sindaco di Roma che mi ha dato la delega», ma «dobbiamo evitare che ci sia in assessore dei trasporti che sta seduto su una sedia senza aver ben chiaro i risultati che deve raggiungere». Improta si dice ottimista sull’iter del Pgtu: «Implica una modifica dei comportamenti da parte dei cittadini. Se avremo la forza del Consiglio comunale continueremo a fare il lavoro per cui siamo stati chiamati, altrimenti prenderemo atto delle modifiche che il Consiglio ci vorrà proporre, e valuteremo se sono compatibili con la nostra visione oppure no. Credo che sicuramente la settimana prossima la Giunta varerà definitivamente il Pgtu. L’obiettivo è arrivare entro la fine dell’anno con l’ok definitivo». Sull’Atac annuncia che a fine 2014 i dirigenti verranno ridotti dai 79 «ereditati» a 59 e apre alla possibilità che intervengano i privati per il miglioramento della Roma-Lido, ma anche alla creazione di un’azienda unica del tpl a livello metropolitano e di un’agenzia unica a livello regionale. Intanto, in giornata, nelle commissioni Bilancio e Mobilità sono arrivati i nomi del Campidoglio per il nuovo Cda della Agenzia della Mobilità di Roma: Carlo Medaglia come presidente, Angela Mussumeci e Claudio Saccotelli.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login