Ostia, maxi evasione da 50 milioni di euro: 9 denunciati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, maxi evasione da 50 milioni di euro: 9 denunciati

Una maxi evasione di oltre 43 milioni di euro, proventi derivanti dalla vendita di caffè. Alla quale si aggiungono 7,9 milioni di IVA non pagata. Nove persone sono state denunciate, a vario titolo, alla Procura della Repubblica di Roma, accusate di occultamento delle scritture contabili, omesso versamento dell’IVA, omessa presentazione della dichiarazione annuale ai fini delle imposte sui redditi e dichiarazione infedele. La maxi evasione è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma e riguarda una società che a Roma e sul litorale romano rifornisce numerosi bar e ristoranti. Nel corso di una normale verifica fiscale, i militari si rendono conto che qualcosa non torna e decidono di spulciare i documenti bancari della società, approfondimento da cui emerge la movimentazione di ingenti somme di denaro che non trovano riscontro nelle dichiarazioni annuali presentate ai fini dell’IVA, delle imposte sui redditi e dell’IRAP. Di più, nell’ambito dei medesimi accertamenti, è emerso il ruolo peculiare di una donna, reale dominus degli affari, delegata ad operare sui conti di altre società operanti nel medesimo settore commerciale. Le indagini delle Fiamme Gialle del II Gruppo di Ostia si sono allargate «a macchia d’olio» arrivando a far luce su un reticolo di società amministrate da «teste di legno», tutte riconducibili ad un’unica regia, che erano state costituite «ad hoc» al fine di permettere alla società «pulita», mediante il ricorso a fittizie interposizioni, di abbattere i redditi derivanti dalla vendita di caffè. La loro vita era piuttosto breve poichè, raggiunte le finalità ultime dell’organizzazione, venivano poste immediatamente in liquidazione con i loro ingenti debiti tributari.

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