Scuola, la Regione 'Sapere i sapori' per una corretta alimentazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scuola, la Regione ‘Sapere i sapori’ per educare a una corretta alimentazione

regione-lazio-pisana1Torna nelle scuole elementari, medie e nei bienni delle superiori del Lazio il progetto ‘Sapere i Saporì, l’iniziativa della Regione che vuole diffondere tra i giovani la conoscenza di una corretta alimentazione attraverso la promozione della qualità dei prodotti agricoli, in particolare le tipicità locali. Un progetto che esiste dal 1998, che dal 2004 è affidato ad Arsial e che da quest’anno cambia pelle grazie a due bandi destinati rispettivamente alle scuole e agli enti che vogliono presentare progetti. ‘Sapere i Saporì è stato presentato questa mattina in giunta dal governatore Nicola Zingaretti col vicepresidente Massimiliano Smeriglio e l’assessore all’Agricoltura Sonia Ricci. Testimonial la ex nuotatrice Cristina Chiuso, già capitano della Nazionale femminile e molto attiva insieme al Coni nella diffusione tra i minori dei corretti stili di vita alimentari. «Abbiamo rivisitato il progetto – ha spiegato l’assessore Ricci – cambiando alcune finalità ma soprattutto la modalità. È un problema di sostanza. L’idea dei bandi parte dalla consapevolezza che non vogliamo fare il solito opuscolo che mettiamo nelle scuole e poi sta tutto al buon cuore della sensibilità dell’insegnante. Al contrario vogliamo raccogliere tutto ciò che viene dai territori, dagli insegnanti, per capire come noi possiamo usare questi fondi per educare i bambini non solo a conoscere i prodotti alimentari del Lazio, ma anche insegnare loro una alimentazione corretta, che vuol dire anche prevenzione di molte malattie perchè i giovani di oggi sono gli adulti di domani». Per le scuole sono stati stanziati 350 mila euro (di cui metà alle scuole del Comune di Roma e metà alle altre province, in proporzione alla popolazione), mentre per gli enti i fondi ammontano a 100 mila euro, ed è prevista la rappresentatività di almeno tre province. La Regione propone diversi percorsi formativi per i progetti: si va da ‘Alimentazione e salutè a ‘Prodotti tipici. Lavorazione e trasformazione dei prodotti locali. Il biologicò, da ‘Educazione al consumo. Sicurezza e igiene alimentarè a ‘Il vino e la birra. Qualità, informazione e sensibilizzazione al consumo responsabilè. Previsti inoltre progetti sull’acqua, la biodiversità, la filiera alimentare e la stagionalità degli alimenti. Inoltre le scuole potranno organizzare visite guidate esterne in fattorie didattiche o in aziende di trasformazione, e anche realizzare orti scolastici.

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