Roma batte Empoli con autogol: grande sofferenza, Garcia: "Bene così" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma batte Empoli con un autogol: grande sofferenza, ma per Garcia giallorossi partiti bene

rUDI-GARCIARoma a punteggio pieno. In due giornate ha battuto le due toscane di Serie A con il minimo sforzo e adesso può pensare serenamente alla Champions League. Anche per questo Garcia tiene a riposo Totti, ma in campo la sua assenza si vede in fase di rifinitura. Roma mai veramente pericolosa, a parte in un’ occasione con Maicon a inizio ripresa. Per l’Empoli e il suo impegno parlano gli angoli, 7-0 per gli azzurri. Al terzo minuto si accende subito la gara con un lancio di Valdifiori per Verdi che viene pescato solo in area, ma il trequartista non aggancia, pericolo per la Roma. I giallorossi rispondono con Pjanic che però in area non è preciso nel controllo e mette sul fondo. Al 7′ primo calcio d’angolo del match per l’Empoli: è uno schema con Valdifiori che tocca corto per Verdi, sponda e ancora cross di Valdifiori per Tavano che al volo mette fuori. All’11 ecco la Roma che tutti conoscono: affondo di Cole, palla centrale per Nainggolan che fa partire un traversone sulla destra per Florenzi che al volo calcia diagonale, Sepe si allunga e allontana il pericolo. Al 29′ contropiede dell’Empoli con Mchedlidze che si lancia la palla e avvia una sfida in velocità con Castan, il georgiano entrato in area contrastato dal brasiliano pasticcia e perde la sfera. Tavano si vede al 34′ con un tiro sugli sviluppi di un corner, la palla è sul sinistro e il tiro è facile facile per De Santis che blocca al petto. Al 39′ Croce ruba palla a Pjanic e s’invola, serve Tavano che prepara il tiro di destro a girare ma viene ‘muratò da Manolas che ferma tutto. Passano altri due minuti e Florenzi trova una splendida sponda verso il secondo palo dove arriva Maicon da pochi passi e colpisce il primo palo. Sulla ribattuta Pjanic tira e la conclusione è ribattuta, ma esplodono le proteste giallorosse per un intervento con il braccio e anche per il possibile fallo sullo stesso Pjanic. Sul capovolgimento di fronte punizione dal limite per l’Empoli: siamo al 43′ quando Tavano impegna De Sanctis rasoterra. Sembra un primo tempo ormai destinato al pari ma dal nulla, praticamente allo scadere, Nainggolan prova un destro chirurgico dai 30 metri, palo e schiena di Sepe che si stava allungando per deviare, la palla entra. È autogol e Gervasoni fischia subito la fine del primo tempo. A inizio ripresa rimane precauzionalmente negli spogliatoi Leandro Castan, non al meglio. Davide Astori prende il suo posto. Al 12′ scambio in velocità tra Florenzi e Maicon, il brasiliano si fa ipnotizzare da Sepe che para. Passano venti minuti di studio, con la Roma che aspetta e l’Empoli che ha paura ad aprirsi troppo. Al 26′ Mchedlidze controlla un lancio lungo da metà campo e cade in area sull’intervento in scivolata di Manolas. L’arbitro fa continuare. Sarri protesta, troppo per Gervasoni che lo espelle.Poi al 32′ un sinistro terrificante sveglia tutti, è quello di Mchedlidze, De Santis riesce a intercettarlo quasi sotto la traversa ribattendo. Appena entrato il polacco Zielinski impegna De Santis che si tuffa su un destro da fuori. L’ultimo spavento per la Roma lo procura Tavano all’ ultimo minuto, ma il tiro in aerea viene ribattuto da Manolas. Finisce così il match con un Empoli che esce tra gli applausi, esultano i tremila romanisti, ma al ‘Castellanì si è visto più azzurro che giallorosso.

«Sei punti in due partite, il miglior modo per iniziare il campionato in vista della Champions League». Queste le prime parole di Rudi Garcia dopo la vittoria di Empoli, ma il tecnico giallorosso si è anche affrettato ad aggiungere: «Sarebbe stato importante segnare anche il secondo gol. Non è andato tutto benissimo, ma complimenti all’Empoli. Se giocherà così si salverà tranquillamente. Sapevano che non sarebbe stato un avversario semplice, lo avevamo studiato molto bene. Complimenti agli allenatore che lavorano con me perchè sui calci piazzati li abbiamo osservati ed eravamo pronti alla loro pericolosità. Ripeto, sono andato a fare i complimenti a Sarri, se li meritano». A livello tattico la Roma non ha fatto un grande gioco in ripartenza: «Senza Gervinho e Iturbe sul campo era normale, hanno quelle caratteristiche. Anche se Destro e Florenzi hanno fatto una buona gara. Forse potevamo dare un pò più fastidio. La squadra però – prosegue Garcia – ha dimostrato di essere al 100% in questa gara. Una gara prima della Champions non è mai semplice. I giocatori sono stati bravi. Ripeto, le nostre difficoltà sono merito dell’Empoli e del loro grande pressing. La cosa più importante era vincere». Dall’altra parte Maurizio Sarri non può accontentarsi dei complimenti: «Mi piacerebbe che i complimenti si tramutassero in punti, sarebbe più importante per noi. Peccato. Spero che una prestazione di questo tipo e una sconfitta che definirei casuale di dia un pò di rabbia nella prossima partita. Ripeto i complimenti di Garcia e quelli dell’Udinese fanno piacere ma dobbiamo essere più determinati per conquistare i primi punti, avremmo meritato qualche punto in queste prime due gare». Sull’episodio del rigore non concesso a Mchedlidze e su cui è stato espulso, Sarri ha detto: «Credo sia un’espulsione per gestualità. Non ho detto nulla. Secondo me il rigore c’era. Forse sono andato oltre l’area tecnica, comunque sono uscito e sono andato via. Stop». Sempre su quel fatto parla l’attaccante protagonista, Levan Mchelidze: «Se sono caduto è perchè mi hanno toccato, ero davanti all’avversario, potevo proseguire. Quelli della Roma mi hanno detto che il fallo non c’era. Quell’ episodio, unito alla sconfitta ci fanno davvero recriminare. Peccato, abbiamo fatto una grande gara». Parla anche Piotr Zielinski, esordiente stasera al ‘Castellanì: «Non possiamo prendere gol così. Sapevamo di giocare contro una delle squadre più forti del campionato, ma nonostante questo abbiamo tenuto testa ai giallorossi. Questa gara deve darci morale, pensiamo al Cesena, quella è una gara che dobbiamo e possiamo andare a vincere».

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